Corriere della Sera

L’inflazione rallenta all’1,1% ma voli più cari del 12,5%

- Di Mario Sensini

Il Prodotto interno lordo è in aumento, ma l’inflazione già troppo bassa continua a scendere e il governo è sempre al punto di partenza. Il migliorame­nto dell’attività economica, con i prezzi che anche a luglio continuano a calare, portandosi all’1,1%, non aiuta la riduzione del rapporto tra deficit, debito pubblico e prodotto interno lordo. E dunque non aiuta la prossima manovra di bilancio, che vedrà la luce tra fine settembre e fine ottobre. I prezzi, da parte loro, continuano imperterri­ti a flettere, anche se c’è una ripresa dei consumi. Secondo i dati diffusi ieri dall’Istat, a luglio i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,1% rispetto a giugno, ma su base annua il ritmo rallenta rispetto all’1,2% di giugno. Ed è il terzo mese consecutiv­o. Per il 2017 è già acquisito un incremento dei prezzi dell’1,2%, ma il governo contava su una crescita del 2,3%, ancora molto lontana. A determinar­e la flessione dei prezzi, a luglio, è stato il rallentame­nto di quelli energetici e il calo di quelli delle comunicazi­oni. I prezzi degli alimentari, dei beni per la cura della casa e della persona calano a luglio dello 0,6% su giugno e crescono dello 0,8% annuo. Rincarano, con le vacanze estive, solo i prezzi dei trasporti. Per i voli si registra un incremento dei prezzi del 12,5% rispetto a giugno, per i traghetti del 13,2%. Rispetto al 2016 i voli aumentano del 13,8%, i traghetti del 22%, i treni del 7,7%.

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