Corriere della Sera

Il bianco muove e vince dallo sprint al mezzofondo il ritorno dei visi pallidi

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DALLA NOSTRA INVIATA

Dafne ha fretta. Viene da Utrecht, semina Africa, Caraibi e Usa, poi si sdraia a guardare il cielo. Schippers difende il titolo nei 200, l’Europa bianca va sempre più veloce.

Un turco nato azero (che ascolta l’inno sull’attenti, facendo il saluto militare) re del mezzo giro. Il secondo viso pallido dopo Kenteris, sedici anni fa. L’uno-due di Francia e Polonia negli 800, con l’Africa del keniano Bett relegata al bronzo. Un vichingo di Ulsteinvik, città di carpentier­i, signore dei 400 ostacoli. E poi il ritorno dei russi camuffati da Ana (authorised neutral athlete): Shubenkov argento nei 110hs, la top-model Klishina seconda nel lungo come Pronkin nel martello e Maria Kuchina, affacciata sulla finale dell’alto di stasera con vista su un possibile record.

L’Europa scalpita. Spintona, sgambetta, ne approfitta per riprenders­i il mondo troppo distratto. Questa è la terra di mezzo tra Olimpiade e Olimpiade, troppo vicina a Rio 2016 per non sentire ancora i muscoli indolenzit­i e troppo lontana da Tokyo 2020 per avere già la rabbia in corpo. Gli altri tirano il fiato e l’Europa dice grazie. Troppi errori, troppe concause. Il turco Guliyev si annette il mezzo giro perché il sudafrican­o Wayde Van Niekerk, predestina­to alla doppietta 200-400, glielo regala. «Complice una programmaz­ione scriteriat­a, di chi non conosce gli sforzi dei velocisti — spiega Stefano Tilli, ex velocista e sagace osservator­e —. A Wayde hanno tagliato le gambe. È partito a canna per star dietro agli sprinter, sulla retta finale è rimasto lì, come la Miller nei 400, ad annegare nell’acido lattico. Oro consegnato su un vassoio alla Turchia, con un tempo ridicolo». 20’’09. «Tra lui e Bolt ci sono sei metri!». L’ultima volta che i 200 iridati erano stati così lenti gli Usa invadevano l’Iraq: Parigi 2003, oro di Capel in 20’’30.

La notte in cui Karsten Warholm ha fatto scoprire alla Norvegia gli ostacoli, diluviava a dirotto. Tartan come ghiaccio, Sorprese Ramil Guliyev turco di origine azera, conquista l’oro dei 200 metri; l’olandese Dafne Schippers vincitrice dei 200 e medaglia di bronzo nei 100; lo stupore del giovane norvegese Karsten Warholm vincitore dei 400 ostacoli; lo sprint vincente del francese PierreAmbr­oise Bosse nuovo padrone degli 800 (LaPresse, Reuters, Afp, Ap)

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