Corriere della Sera

«Mio fratello Valentino non è solo un fuoriclass­e È pure una bella persona»

Luca Marini: «Lui è il più grande di tutti i tempi»

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Pasini

ZELTWEG Il fratello di Valentino sta crescendo, in tutti i sensi: una settimana fa a Brno ha fatto il suo migliore risultato in carriera (4° in Moto2) e giovedì ha compiuto 20 anni. Figlio di mamma Stefania e di Massimo Marini, Luca Marini è un talento in rampa di lancio. Sempre sotto l’ala di Valentino, ma con un’originalit­à di pensiero tutta da raccontare. Caro Luca, lei sta migliorand­o a vista d’occhio.

«Sì, e ne sono felice. Ma è un processo in corso, non deve finire». Da che cosa dipende il boom?

«A 20 anni ormai si è saggi... Scherzo. Devo ringraziar­e il team Forward: la Moto 2 non è facile».

E poi c’è il fattore Ranch, a Tavullia: dicono che lei lì sia un fenomeno. «Parola grossa. Diciamo che sto fra i primi 4-5».

La magia di quel luogo?

«Ci si allena divertendo­si, si condividon­o le esperienze, si prova a fare la differenza come Vale: quando è il momento, lui vince sempre anche lì». Quale consiglio tecnico le dà più spesso?

«Tanti. Ma sono segreti nostri...».

Ce ne dica almeno uno.

«Mi parla molto della partenza: come scaldare bene le gomme, prepararmi in griglia, non

impennare la moto. Piccole cose fondamenta­li. Lui sulla cura del dettaglio è il migliore». E fuori pista?

«Ora che sono più adulto è arrivata l’intimità e siamo più legati. Quando avevo 10 anni e lui 28 era più complicato... Mamma dice che è il mio maestro. Per me, anzitutto,

è un fratello».

Mamma che ormai ha dovuto rassegnars­i a soffrire per due figli in pista...

«Sì, ma lo ha accettato bene. Non mi ha mai forzato in alcuna direzione: sa che è una mia scelta e l’appoggia». La sua vocazione motociclis­tica

è stata tardiva...

«Sì. Prima ho fatto un sacco di sport, soprattutt­o ero forte a pallone: al contrario di Vale, interista, io sono romanista come papà e il mio 10 è un omaggio al numero simbolo per eccellenza del calcio, oltre che a Totti. Poi ho anche studiato flauto traverso e ho preso la maturità scientific­a». Insomma si è guardato intorno...

«Sì, non sono di quelli nati sulla moto. Farne una profession­e è stata una decisione ponderata e sentita». Così ha rinunciato all’Università.

«Volevo fare Informatic­a, il progetto resta in stand by. Ma continuo a studiare, anzi è più bello ora che non c’è l’obbligo della scuola. La media dei piloti sotto questo aspetto latita molto, a me invece diverte. E poi papà (psicologo, ndr) mi regala un sacco di libri». L’ultimo?

«Una collezione di 20 volumoni sulla storia dell’umanità. Sono al primo: homo sapiens. Con calma li finirò, ma la parte moderna mi interessa meno: meglio egizi, romani, il Medioevo».

Valentino un giorno disse che lei è troppo intelligen­te per andare in moto.

«Scherzava, dai. Non si è mai abbastanza intelligen­ti. Si elogia spesso il pilota “ignorante”, ma dietro il famoso “dare il gas” ci dev’essere un lavoro profondo». Poi c’è la sua parte social e sociale.

«Con un mio caro amico, Oscar Scala, abbiamo creato un concorso fotografic­o: i fan votano le mie foto migliori scattate dai fotografi del Motomondia­le. Quelle stesse foto vanno poi a un’asta per beneficenz­a». Pensa che lo sportivo abbia dei doveri etici?

«Sì. I bambini si identifica­no in noi, dobbiamo trasmetter­e valori seri». Ma essere il fratello del mito pesa o no?

«Agli inizi non è stato facile, ora ne sono fiero: Vale è anche una grandissim­a persona». E a chi le dice: “Tanto non andrai mai forte come lui...”?

«Dico che io penso solo a fare il mio percorso. Senza ossessioni».

Nel 2018 passerà al team SkyVR46 di Valentino?

«Non è ufficiale come dicono. Sto valutando. È possibile».

E uno contro l’altro correrete mai?

«Ho sempre pensato fosse impossibil­e. Oggi però sto cambiando idea...». Quanto tempo servirà?

«Io devo dimostrarm­i degno della MotoGp, lui deve rinnovare altri due anni con la Yamaha. Gli dirò di farlo». Valentino avrà 40 anni. Lei ci si vede in pista a 40 anni?

«Chissà. Vale insegna che l’importante è divertirsi e non condiziona­re la carriera ai risultati. Dicono che dovrebbe smettere, ma perché? Lui è ancora un vincente e non deve dimostrare nulla a nessuno, men che meno a me: è il più grande di tutti i tempi, io spero almeno di carpirgli qualche segreto».

 ??  ?? Album di famiglia Luca Marini, 20 anni, gareggia in Moto2 con il team Forward Racing: miglior risultato 4° posto a Brno; Luca è il fratello di Valentino Rossi, figlio della stessa mamma, Stefania Palma, nella foto in basso a sinistra, e di Massimo...
Album di famiglia Luca Marini, 20 anni, gareggia in Moto2 con il team Forward Racing: miglior risultato 4° posto a Brno; Luca è il fratello di Valentino Rossi, figlio della stessa mamma, Stefania Palma, nella foto in basso a sinistra, e di Massimo...
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