Corriere della Sera

Kondogbia fa un’altra autorete all’Inter

Rompe e non si allena. Spalletti: «Gli avranno fatto delle promesse, ma non ci si comporta così»

- Filippo Bonsignore

C’è chi consuma lo strappo, Kondogbia. E chi prova a forzare la mano per andarsene. Succede a tutte le latitudini. Spinazzola con l’Atalanta per riabbracci­are la Juve; Coutinho con il Liverpool (con la proprietà che ribadisce: «Non accetterem­o nessuna offerta») e Dembelé con il Borussia Dortmund per andare al Barcellona a raccoglier­e l’eredità di Neymar. O Ney si prepara all’esordio con il Psg contro il Guingamp visto che i blaugrana hanno concesso il transfer (sono arrivati i soldi, 222 milioni dell’Emiro).

Kondogbia ha rotto di fatto il suo rapporto con l’Inter con un gesto clamoroso: il francese non si è presentato ad Appiano Gentile, ieri mattina, per l’allenament­o senza avvisare nessuno, proprio come Dembelé due giorni fa in Germania. «Così non si può fare» riassume Luciano Spalletti. «Kondo» non è stato convocato per l’amichevole di questa sera a Lecce contro il Betis Siviglia, sarà multato, ma probabilme­nte questo gesto porterà a un’accelerazi­one dell’addio in direzione Valencia. «Il ragazzo avrà dei ripensamen­ti, vogliamo capire che cosa gli è successo» aggiunge il tecnico nerazzurro, che riconosce come nella testa del ragazzo ci fosse «l’idea di cambiare aria» e di avergli «fatto qualche promessa» per convincerl­o a restare. «Purtroppo però qualcun altro gli ha fatto altre promesse, ma le promesse vanno condivise e vanno fatte anche a noi. Due lire lo abbiamo pagato e non è che lo si possa regalare...». La richiesta è infatti di almeno 30 milioni. «Quello che ha fatto lo farà riflettere, queste cose non si fanno — ribadisce Spalletti —. Al momento non pensiamo di sostituirl­o».

Gli obiettivi, per ora, sono altri: la trattativa per Emre Mor vive un momento di impasse, legato alla soluzione del nodo delle commission­i da riconoscer­e agli agenti. Su Schick, che ieri è tornato ad allenarsi con la Samp, c’è invece la concorrenz­a del Napoli, della Roma, specie se continuera­nno le difficoltà per Mahrez, ieri impiegato nell’esordio in Premier League contro l’Arsenal («Ora la decisione spetta al Leicester» ha ribadito il ds gialloross­o Monchi), del Monaco e del Paris Saint Germain. I due club francesi sono impegnati nell’affare Mbappé: i parigini hanno offerto 155 milioni più bonus ma i monegaschi puntano al bersaglio grosso, a quota 200 milioni. E, magari, a tenere il giovane fenomeno ancora un anno.

L’altro intreccio tra il Principato e la capitale riguarda Fabinho, un altro pezzo pregiato del club campione di Francia che potrebbe rinforzare il Psg. Una situazione che potrebbe favorire la Juve nella corsa a Matuidi.

I bianconeri, intanto, sono concentrat­i sulle fasce. E attendono che vada a buon fine il pressing di Spinazzola sull’Atalanta per tornare alla Juve con un anno di anticipo rispetto alla fine del prestito biennale. L’esterno non è stato convocato per l’amichevole di stasera a Valencia e il motivo è da ricercarsi proprio nel mercato. Per tranquilli­zzare il tecnico Gasperini, i bergamasch­i puntano al genoano Laxalt come sostituto. Per ora la Juve fa cassa: Rincon va al Torino per 3 milioni di prestito e 6 milioni di riscatto, obbligator­io dopo il 50% delle gare disputate.

 ??  ?? Mercato Geoffrey Kondogbia, Tomas Rincon e Leonardo Spinazzola (Ansa, Lapresse)
Mercato Geoffrey Kondogbia, Tomas Rincon e Leonardo Spinazzola (Ansa, Lapresse)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy