Corriere della Sera

«Il Fondo esuberi dei bancari non si tocca»

Il monito Fabi. Nei piani degli istituti di credito previsti oltre 22 mila esuberi

- Giu.Fer.

La banche si preparano alla cura dimagrante. Dopo aver chiuso quasi 7 mila sportelli in oltre 7 anni, con una flessione del 26,22%, dagli ultimi piani industrial­i dei principali gruppi bancari italiani emergono più di 22 mila esuberi già definiti, a fronte di quasi 3.600 nuove assunzioni, secondo i numeri aggiornati della Fabi, la Federazion­e autonoma dei bancari italiani. Sono «numeri importanti, ma si tratta di uscite volontarie con l’obiettivo raggiunto di evitare i licenziame­nti perpetrati in tutta Europa e di garantire il ricambio generazion­ale», valuta il segretario generale Lando Maria Sileoni. Che, però, avverte: «Il Fondo esuberi non si tocca e se qualcuno vuole metterlo in discussion­e troverà il muro».

Grazie a questo Fondo, frutto di un accordo sindacale del 2000 e completame­nte finanziato dalle banche, sono stati raggiunti tre obiettivi: «sono stati evitati i licenziame­nti, è stato garantito il ricambio generazion­ale - in media ogni 4 persone che escono c’è una nuova assunzione - ed è stato abbattuto il costo del lavoro», spiega Sileoni.

Quanto agli esuberi, i numeri più pesanti riguardano le banche più grandi. In Unicredit l’ultimo piano (2019-2014) prevede 3.900 uscite volontarie. A febbraio scorso è stata sottoscrit­ta l’intesa per l’uscita di questo numero di dipendenti usando il Fondo di solidariet­à fino a 54 mesi, mentre le nuove assunzioni sono 2 mila. Il gruppo Intesa/Popolari venete nel piano 2017-19 contempla 3.900 uscite volontarie di cui circa mille nelle Venete e la chiusura di 600 sportelli. L’accordo raggiunto con Intesa, nell’ambito dell’integrazio­ne con le venete, estende l’uso del Fondo fino a 84 mesi per la prima parte (mille esuberi) e a 60 mesi per la seconda tranche da 3 mila uscite. Monte Paschi di Siena nel piano al 2021 conta ben 5.500 uscite volontarie di cui 1.800 già concordate con i sindacati. Il Gruppo Ubi nel piano 2017-20 prevede 2.750 uscite volontarie a cui si devono sommare le 1.500 delle 3 good bank (ex banca Marche, Banca Etruria e Carichieti). Il gruppo Banco Popolare Bpm mette nero su bianco nel piano 2016-19 1.800 uscite a fronte di 400 nuove assunzioni. Infine nel piano 2017-20 il Gruppo Bnl definisce 783 uscite, 650 nel Gruppo Carige e 585 in Bper.

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