Corriere della Sera

Calcio d’inizio Inzaghi durissimo fa fuori Keita «Voglio giocatori che diano il 100 %»

- Stefano Agresti

Si sono guardati negli occhi, lo ha scrutato per bene, ci ha riflettuto sopra, poi Simone Inzaghi ha deciso: Keita, questo Keita, non può giocare. Una scelta sofferta, tormentata, poi in serata l’allenatore della Lazio ha diramato la lista dei convocati: il talentuoso attaccante, destinato per mercato alla Juve, si vedrà la prima grande sfida dell’anno in tv. Non c’è convocazio­ne per lui. Si consolerà con la Juve... Scherzi del destino, li chiamano.

Simone Inzaghi alla vigilia era stato duro con Keita, ma la mancata convocazio­ne, addirittur­a, non veniva contemplat­a. La panchina sì, ma l’esclusione non era prevista. Le parole di Simone Inzaghi avevano fatto capire questo: «Se mi accorgerò che Keita potrà dare il cento per cento, avrà la sua chance; altrimenti toccherà a un altro, a uno che avrà più forza e più voglia di lui». Il tono sorprenden­temente duro, severo, quasi sferzante, come se l’allenatore non fosse convinto dello stato d’animo del ragazzo. Come se non si fidasse di lui. Così, è successo: convocato Felipe Anderson, seppur malmesso fisicament­e, condiziona­to da un infortunio.

Eppure Inzaghi ha sempre creduto in Keita. Ha lavorato per ricostruir­e il suo rapporto con lo spogliatoi­o un anno fa, quando nessuno dei compagni lo sopportava più; lo ha coccolato e rilanciato. Ma ora qualcosa è cambiato: c’è il contratto in scadenza, c’è un futuro che non sarà più a Roma, ci sono gli occhi che tradiscono sentimenti pericolosi. «Conoscete la situazione, ci sono voci, io osservo tutto e tutti, non mi sfugge nulla dei miei calciatori».

Chissà se alla decisione di lasciare a casa Keita ha contribuit­o anche Lotito, se ha suggerito qualcosa... tra necessità e difficoltà del club chiamato a gestire una situazione effettivam­ente complicata. Inzaghi è in mezzo a questo caos, cerca di navigare senza subire troppi danni, ma sa che — se andrà male — qualsiasi scelta gli verrà rinfacciat­a. Come si può

mettere fuori uno così forte? Oppure: come si può mettere dentro uno che sta per andare alla Juve? E tutto questo mentre Keita diventerà soltanto un uomo mercato, perché stanotte le trattative tra Juve e Lazio partiranno sul serio. Potrebbe diventare un braccio di ferro feroce: Marotta con il gradimento del senegalese e l’intenzione di non spendere troppo per un calciatore in scadenza di contratto, Lotito che racconta di non voler scendere sotto i 30 milioni. E, tra i due, un’antipatia nemmeno cordiale.

Una situazione quasi surreale. Finiti gli attaccanti e senza Keita, Inzaghi dirotterà quasi certamente in quella posizione Milinkovic-Savic, una sorta di raccordo tra i 5 di centrocamp­o (dove dovrebbe essere inserito Luis Alberto) e Immobile. «Per batterli non basta disputare una grande partita, bisogna fare la gara perfetta. Del resto non è un caso se hanno vinto gli ultimi 6 scudetti: sono i migliori. Per la prima volta non avranno Bonucci, uno che stimo moltissimo anche come uomo, però leggo che il dubbio è se a sostituirl­o sarà Rugani, Barzagli oppure Benatia: il livello resta altissimo. Ma io voglio provarci, di sicuro giocheremo una partita coraggiosa». Senza Keita, senza i suoi guizzi, ma con giocatori senza altri pensieri in testa che non siano la Juve.

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(Getty Images) Titolare Gonzalo Higuain guiderà oggi l’attacco della Juve
 ??  ?? Lazio Simone Inzaghi, 41 anni, ha vinto 2 Supercoppe da giocatore con la Lazio nel 2000 e nel 2009 (Ansa)
Lazio Simone Inzaghi, 41 anni, ha vinto 2 Supercoppe da giocatore con la Lazio nel 2000 e nel 2009 (Ansa)

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