Corriere della Sera

Frana al confine svizzero Dispersi otto alpinisti

Tra gli escursioni­sti non ci sarebbero italiani. Travolti da una colata di fango e rocce di 4 milioni di metri cubi

- Di Anna Campaniell­o

Èdi 8 dispersi il bilancio della grande frana nel Canton Grigioni, in Svizzera. Proseguono le ricerche degli alpinisti.

È di otto dispersi l’ultimo bilancio delle autorità svizzere a quasi due giorni dalla gigantesca frana che si è staccata mercoledì nel Canton Grigioni, a Bregaglia. Le ricerche, via terra e con l’aiuto degli elicotteri, hanno coinvolto oltre 120 persone ma al momento non è stato possibile localizzar­e gli escursioni­sti svizzeri, tedeschi e austriaci che erano nella zona più colpita al momento del disastro. Le autorità elvetiche parlano della «più grande frana degli ultimi decenni nel Grigionese».

La conta dei dispersi, ieri era arrivata a 14. Nel tardo pomeriggio poi, un gruppo di sei persone delle quali i familiari avevano denunciato la scomparsa è stato ritrovato in Italia. Tutti gli escursioni­sti erano illesi e non erano stati coinvolti dalla frana, come annunciato durante una conferenza stampa dalla consiglier­a federale Doris Leuthard. Ci sono poche speranze di ritrovare ancora in vita invece gli alpinisti che risultano tuttora irreperibi­li. «Nonostante gli sforzi delle squadre di soccorso, delle unità cinofile e degli equipaggi degli elicotteri — si legge nell’ultima nota della polizia retica —, non è stato possibile al momento ritrovarli».

Il numero dei dispersi e la loro probabile identità è stato definito in base alle segnalazio­ni arrivate dai familiari delle persone che si trovavano mercoledì scorso sul Pizzo Cengalo e nella Val Bondasca, nella zona spazzata via dalla frana e che non hanno più dato notizie. Stando a quanto riferito dalle autorità elvetiche, si tratta appunto di otto persone tra le quali non risultereb­bero residenti della zona ma diversi alpinisti ed escursioni­sti originari di Svizzera, Germania e Austria. Non è chiaro se facessero parte di un unico gruppo e se fossero insieme al momento del distacco della frana.

Oltre 120 soccorrito­ri sono stati impegnati ininterrot­tamente nelle ricerche tra pompieri, polizia, militari, protezione civile e forze comunali. Le squadre di intervento da terra sono state supportate da due elicotteri e hanno potuto contare sull’ausilio delle unità cinofile e anche di strumenti per la localizzaz­ione di cellulari e telecamere a infrarossi. Per evitare interferen­ze con le operazioni è stata anche richiesta la chiusura dello spazio aereo in un raggio di 5 chilometri dal punto della frana. Ieri sera, attorno alle 20, a causa del buio le ricerche sono state interrotte e dovrebbero riprendere poi all’alba di oggi, non appena i soccorrito­ri potranno tornare in sicurezza nell’area investita dalla frana.

La presidente del governo locale Barbara Janom Steiner è arrivata ieri nella zona di Bregaglia: «Ho voluto rendermi conto di persona della situazione ed esprimere il nostro sostegno alla popolazion­e». Per il timore di nuove colate di fango e detriti, oltre un centinaio di persone restano sfollate a Bondo e il paese rimarrà isolato almeno fino a oggi. L’allarme frane infatti non è ancora cessato.

La colata di fango e rocce si è verificata nel Canton Grigioni. Dal Pizzo Cengalo si è stac- cata una massa di circa quattro milioni di metri cubi. A detta del dirigente dell’ufficio foreste della zona, Martin Keiser, «un altro milione di metri cubi di materiale è in movimento».

La Val Bondasca, da 3 mila metri di altitudine fino a circa quota 800, è stata spazzata via. Il paese di Bondo è a poca distanza dalla dogana di Villa di Chiavenna (Sondrio) e, dopo l’evacuazion­e e l’allarme, anche alcune strade cantonali e i valichi sono stati chiusi. In quella zona c’era stata una grossa frana cinque anni fa e da allora era tenuta sotto controllo. Nelle scorse settimane c’erano stati segnali di cedimento e la sindaca di Bregaglia Anna Giacometti ha attivato, come consigliat­o dai geologi, le misure di sicurezza. «Nessuno però si aspettava una frana di queste dimensioni e in tempi così rapidi».

Le autorità Per le autorità elvetiche è la «più grande frana degli ultimi decenni nel Cantone dei Grigioni»

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La sequenza Le immagini tratte dal video della frana a Pizzo Cengalo al confine con la provincia di Sondrio
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