Bari, muore bimba di 2 anni Secondo caso in pochi mesi
Aveva due anni ed è la seconda vittima di Seu (Sindrome emoliticouremica) in Puglia. La bambina, originaria di Corato (Bari), è morta alle 15 di ieri, poche ore dopo il ricovero in terapia intensiva e un trattamento di dialisi. Le sue condizioni erano troppo gravi e il suo cuore ha ceduto. Nulla hanno potuto i medici dell’ospedale «Giovanni XXIII» di Bari. In quello stesso ospedale, specializzato in pediatria, è ricoverata da domenica scorsa un’altra bimba di 18 mesi. È la figlia di una coppia di turisti francesi che stavano trascorrendo le vacanze in una masseria di Copertino (Lecce). Anche per lei si sta procedendo con un trattamento di dialisi e, nonostante qualche lieve miglioramento, non è ancora considerata fuori pericolo. Nel mirino degli esperti di Asl e Arpa, attivati dall’Osservatorio epidemiologico regionale, ci sono prodotti alimentari di diversa natura quali carni, frutta, verdura e prodotti lattiero caseari. Questi ultimi, in particolare, erano già stati individuati come possibili elementi scatenanti dell’infezione intestinale in occasione dei primi quattro casi registrati in Puglia a giugno. Tre in provincia di Bari e uno a Fasano (Brindisi), e tra questi un’altra bambina di appena 16 mesi morta a causa della Seu. I primi colpiti dalla sindrome avevano mangiato formaggio fresco prodotto con latte crudo o non pastorizzato e accusato sintomi (dolori addominali, nausea, vomito e sonnolenza) in apparenza simili all’influenza. I medici dei pronto soccorso pugliesi sono stati richiamati a prestare attenzione.