Corriere della Sera

INTERVENTI E REPLICHE

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Sono stato uno dei direttori di Guido Bertolaso che non ha certo bisogno di avvocati difensori ma poiché l’interessat­o si trova in Africa vorrei offrire a Goffredo Buccini e ai lettori pochi spunti di riflession­e. Mi pare già singolare il fatto che a sette anni dalle sue volontarie dimissioni, si continui a parlare di Bertolaso in ogni occasione in cui il Paese si trovi a dover affrontare una emergenza. È curioso il fatto che Buccini (Corriere di ieri) tralasci di ricordare che Bertolaso è stato operativo con gli stessi metodi e strutture nel periodo del presidente Prodi. Sugli scandali e inchieste sarebbe serio che Buccini ricordasse che sino a oggi Bertolaso non è mai stato condannato, anzi è stato archiviato o assolto. Una consideraz­ione dell’articolo è interessan­te: «alle crisi eccezional­i si risponde con strumenti ordinari... tra funzionari terrorizza­ti di incappare in pene giudiziari­e». Vede caro Buccini in un Paese malato come il nostro, dove la Pubblica amministra­zione è pervasa da una patologia grave di deresponsa­bilizzazio­ne che alimenta paralisi e fenomeni corruttivi, e dove le leggi sono fatte apposta per alimentare confusione e incertezze, la Protezione civile, a partire da Bertolaso, ci metteva la faccia. Ricordo bene come Bertolaso ascoltasse tutti, sindaci, tecnici, cittadini di ogni ordine e grado, ma poi decideva, e quando dava una direttiva dettava tempi e modi ed erano guai seri se non venivano eseguiti. La verità purtroppo è che si è voluta distrugger­e una struttura che non era solo la parte eccellente della nostra amministra­zione ma si è voluto azzerare una storia, una cultura di partecipaz­ione, di riconoscen­za da parte dei cittadini e del Paese di un sistema che, piaccia o meno, funzionava. Agostino Miozzo

Dir. generale Protezione civile 2002-2010

Curioso sarebbe stato enfatizzar­e il «periodo prodiano». Basta sfogliare i giornali di allora per rammentare che la grande ascesa di Bertolaso coincise con gli anni di Berlusconi. Assai curioso è dolersi della frase su «scandali e inchieste» che, al più, pecca di understate­ment. Per il resto, vedo che Miozzo mi dà ragione. Questa sua lettera sembra scritta «per conto terzi»; siccome credo che il terzo sia Bertolaso, la considero lodevole: la fedeltà in questi giorni bui è merce rara. (G. B.)

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