«Devi restituire cinque euro a Mario» Le app del recupero crediti
Dalle collette al conto della cena: dividono le spese fra amici, così nessuno ci rimette
avaro di Moliere torna sui nostri schermi. O meglio, sui nostri touch screen. Spopolano, infatti, applicazioni e portali per organizzare le collette o dividere le spese. E la maggior parte consentono di mandare messaggi o notifiche che sollecitano l’amico o il coinquilino di turno a restituirci i soldi. Perché di «tirchi», diciamolo, ce n’è per tutti i gusti: da quello che non vuole pagare il conto del ristorante «alla romana», a chi non vuole anticipare i soldi del regalo condiviso, a chi si dimentica di saldare i conti. C’è poi chi li mette per tutti e resta «fregato».
Se vi capita spesso, alla prossima festa, potete organizzare la colletta con Growish: basta andare sul portale, definire l’importo da raccogliere, l’occasione per farlo e una data di scadenza della questua e inviare il link ai partecipanti. Una volta messi insieme i soldi (ognuno può pagare la sua quota con Paypal, carta di credito o prepagata) si possono trasferire con un bonifico su di un conto e andare ad acquistare il regalo o usarli per comprare all’interno del catalogo prodotti di Growish, che lo spedirà direttamente al festeggiato.
Anche se il conto è già pagato e ormai non resta che dividerlo e recuperare le quote una app ci viene in aiuto. Se in passato chiedere i soldi indietro era così antipatico da condurci di tanto in tanto a rinunciare (e rimetterci), ora un’app mette fine al dilemma e redarguisce i «furbetti» al nostro posto. E il «maleducato» che li redarguirà, chiedendogli di saldare il debito sarà il nostro smartphone, non noi.
Non stupiamoci quindi se un giorno riceveremo un sms o una notifica tipo: «Restituisci 5 euro a Mario». Splitwise, aiuta a dividere i conti e sollecita i debitori. L’applicazione tiene un totale progressivo ricordandosi le spese sostenute nel tempo, così da consentire di ripagarvi l’un l’altro con un unico saldo che comprende più conti, anziché fare molti piccoli pagamenti di volta in volta. Addio cassa comune tra coinquilini, o post-it coi conti attaccati al frigo, insomma. L’app, poi, manda appunto automaticamente e periodicamente una simpatica notifica quando qualcuno dimentica di restituire la sua parte. Splitwise, poi, offre agli utenti «affezionati» un servizio in più: «Come dovremmo dividere il costo dell’affitto? Fino a che punto la tua ragazza è la tua coinquilina?». A chi partecipa a ricerche come queste il servizio dà suggerimenti sui più comuni problemi di condivisione.
Simile a Splitwise è Splid. Ottima cassa comune digitale in vacanza, ma anche in casa, fra coinquilini o con il partner. Basta inserire le spese sostenute da ciascun componente del gruppo e l’applicazione effettuerà il calcolo, mostrando quanto ognuno debba agli altri. All’interno del gruppo di spesa chiunque potrà aggiornare la situazione debitoria. Si possono segnalare sia le uscite, che i debiti saldati.
In viaggio è perfetta anche Splittr: oltre a dividere le spese e tenere i conti permette infatti di generare un pdf da condividere con gli altri membri del gruppo, per quantificare la spesa totale a fine vacanza. Non solo: ha il vantaggio di funzionare anche offline, in assenza di connessione. È disponibile per iOS e in arrivo per Android. Anche in questo caso è sufficiente inserire le spese per ciascun amico, compagno di viaggio o inquilino e si otterrà il saldo: chi deve pagare chi e quanto. Si sincronizza con gli account degli amici, supporta tutte le valute e non ha bisogno di registrazione.
Per dividere la spesa al supermercato c’è Divvy. Ancora più comoda e immediata: basta infatti fotografare lo scontrino e la app riconosce automaticamente tutti i prezzi. Per catalogarli è sufficiente trascinarli nelle sezioni corrispondenti a ogni persona, ottenendo così la cifra che ciascuno dovrà pagare.
Collette condivise Recupero crediti L’sms Chiedere indietro soldi anticipati è antipatico: ora il «lavoro sporco» lo fa lo smartphone Cassa comune Alla romana? No A fine cena, l’app calcola il prezzo delle portate consumate da ciascuno Al ristorante
Forse sarà meglio tenere nascosta Billr ai più spilorci. Quante volte alla cassa del ristorante qualcuno si lamenta del conto «alla romana»? «Non è corretto», apostrofa. E aggiunge: «Io ho mangiato una pizza, lui un filetto». In effetti può non avere tutti i torti. Per risolvere la questione c’è, appunto,
Billr, ideale proprio per le cene. L’applicazione consente infatti di creare un tavolo, scegliere il numero dei partecipanti e prendere nota dell’ordinazione, singoli piatti con relativi prezzi. A fine cena, la app tira le somme, tenendo conto delle portate consumate realmente da ciascun commensale.