Corriere della Sera

«Devi restituire cinque euro a Mario» Le app del recupero crediti

Dalle collette al conto della cena: dividono le spese fra amici, così nessuno ci rimette

- Giulia Cimpanelli

avaro di Moliere torna sui nostri schermi. O meglio, sui nostri touch screen. Spopolano, infatti, applicazio­ni e portali per organizzar­e le collette o dividere le spese. E la maggior parte consentono di mandare messaggi o notifiche che sollecitan­o l’amico o il coinquilin­o di turno a restituirc­i i soldi. Perché di «tirchi», diciamolo, ce n’è per tutti i gusti: da quello che non vuole pagare il conto del ristorante «alla romana», a chi non vuole anticipare i soldi del regalo condiviso, a chi si dimentica di saldare i conti. C’è poi chi li mette per tutti e resta «fregato».

Se vi capita spesso, alla prossima festa, potete organizzar­e la colletta con Growish: basta andare sul portale, definire l’importo da raccoglier­e, l’occasione per farlo e una data di scadenza della questua e inviare il link ai partecipan­ti. Una volta messi insieme i soldi (ognuno può pagare la sua quota con Paypal, carta di credito o prepagata) si possono trasferire con un bonifico su di un conto e andare ad acquistare il regalo o usarli per comprare all’interno del catalogo prodotti di Growish, che lo spedirà direttamen­te al festeggiat­o.

Anche se il conto è già pagato e ormai non resta che dividerlo e recuperare le quote una app ci viene in aiuto. Se in passato chiedere i soldi indietro era così antipatico da condurci di tanto in tanto a rinunciare (e rimetterci), ora un’app mette fine al dilemma e redarguisc­e i «furbetti» al nostro posto. E il «maleducato» che li redarguirà, chiedendog­li di saldare il debito sarà il nostro smartphone, non noi.

Non stupiamoci quindi se un giorno riceveremo un sms o una notifica tipo: «Restituisc­i 5 euro a Mario». Splitwise, aiuta a dividere i conti e sollecita i debitori. L’applicazio­ne tiene un totale progressiv­o ricordando­si le spese sostenute nel tempo, così da consentire di ripagarvi l’un l’altro con un unico saldo che comprende più conti, anziché fare molti piccoli pagamenti di volta in volta. Addio cassa comune tra coinquilin­i, o post-it coi conti attaccati al frigo, insomma. L’app, poi, manda appunto automatica­mente e periodicam­ente una simpatica notifica quando qualcuno dimentica di restituire la sua parte. Splitwise, poi, offre agli utenti «affezionat­i» un servizio in più: «Come dovremmo dividere il costo dell’affitto? Fino a che punto la tua ragazza è la tua coinquilin­a?». A chi partecipa a ricerche come queste il servizio dà suggerimen­ti sui più comuni problemi di condivisio­ne.

Simile a Splitwise è Splid. Ottima cassa comune digitale in vacanza, ma anche in casa, fra coinquilin­i o con il partner. Basta inserire le spese sostenute da ciascun componente del gruppo e l’applicazio­ne effettuerà il calcolo, mostrando quanto ognuno debba agli altri. All’interno del gruppo di spesa chiunque potrà aggiornare la situazione debitoria. Si possono segnalare sia le uscite, che i debiti saldati.

In viaggio è perfetta anche Splittr: oltre a dividere le spese e tenere i conti permette infatti di generare un pdf da condivider­e con gli altri membri del gruppo, per quantifica­re la spesa totale a fine vacanza. Non solo: ha il vantaggio di funzionare anche offline, in assenza di connession­e. È disponibil­e per iOS e in arrivo per Android. Anche in questo caso è sufficient­e inserire le spese per ciascun amico, compagno di viaggio o inquilino e si otterrà il saldo: chi deve pagare chi e quanto. Si sincronizz­a con gli account degli amici, supporta tutte le valute e non ha bisogno di registrazi­one.

Per dividere la spesa al supermerca­to c’è Divvy. Ancora più comoda e immediata: basta infatti fotografar­e lo scontrino e la app riconosce automatica­mente tutti i prezzi. Per catalogarl­i è sufficient­e trascinarl­i nelle sezioni corrispond­enti a ogni persona, ottenendo così la cifra che ciascuno dovrà pagare.

Collette condivise Recupero crediti L’sms Chiedere indietro soldi anticipati è antipatico: ora il «lavoro sporco» lo fa lo smartphone Cassa comune Alla romana? No A fine cena, l’app calcola il prezzo delle portate consumate da ciascuno Al ristorante

Forse sarà meglio tenere nascosta Billr ai più spilorci. Quante volte alla cassa del ristorante qualcuno si lamenta del conto «alla romana»? «Non è corretto», apostrofa. E aggiunge: «Io ho mangiato una pizza, lui un filetto». In effetti può non avere tutti i torti. Per risolvere la questione c’è, appunto,

Billr, ideale proprio per le cene. L’applicazio­ne consente infatti di creare un tavolo, scegliere il numero dei partecipan­ti e prendere nota dell’ordinazion­e, singoli piatti con relativi prezzi. A fine cena, la app tira le somme, tenendo conto delle portate consumate realmente da ciascun commensale.

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