Una «Lettura» lunga 300 numeri fa festa con i suoi scrittori
Alessandro Piperno «Di Nabokov io amo anche tutti gli errori» Paolo Giordano Ombre s’allungano sulla coppia che ad Amalfi festeggia l’anniversario: un racconto inedito Teresa Ciabatti L’intervista a Barbie e alla mamma di Barbie
Trecento è un numero che ha in sé qualcosa di eroico e di epico. Viene in mente l’impresa di Leonida, re spartano che nella battaglia delle Termopili tenne testa con appunto 300 soldati all’esercito persiano molto più numeroso.
Per il suo trecentesimo numero «la Lettura» fa qualcosa di speciale: arriva in edicola con una foliazione più ricca (56 pagine, anziché le consuete 48) e mette in campo una squadra di fuoriclasse. Un dream team che vede schierati — in ordine di apparizione — Paolo Giordano, Silvia Avallone, Fabio Genovesi, Alessandro Piperno, Franco Cordelli, Andrea Vitali, Mauro Covacich, Francesco Piccolo, Massimo Zamboni, Teresa Ciabatti, Sandro Veronesi, Giuseppe Antonelli. Più alcuni nomi internazionali: l’artista Jasper Johns, il Nobel J.M. Coetzee e Margaret Atwood, intervistata. Il benvenuto, tutto da scoprire, è affidato al premio Pulitzer autore di Maus, Art Spiegelman.
Il supplemento «la Lettura», nato 6 anni fa — prima uscita il 13 novembre 2011 — raccoglie e rilancia un’eredità che viene da lontano, dall’omonima testata, voluta dall’allora direttore Luigi Albertini, uscita a partire dal 1901 e fino al 1952. Ed è l’attuale direttore del «Corriere della Sera», Luciano Fontana, che sul numero 300 firma un editoriale, a raccogliere il testimone della storia ricordando come la modernità de «la Lettura», sta nel sapere interpretare i tempi che viviamo: «Approfondire, immergersi in un racconto lungo e articolato, cercare di cogliere gli aspetti più nascosti e controversi della realtà e del pensiero». Su questa linea, l’intervista di Cristina Taglietti al filosofo Shelly Kagan.
A marcare in senso letterario il numero sono in apertura i racconti inediti di tre protagonisti della narrativa italiana di oggi: Paolo Giordano, Silvia Avallone e Fabio Genovesi. Giordano firma la storia di una coppia in vacanza ad Amalfi per festeggiare un anniversario di nozze, ma l’imprevisto capace di rompere l’idillio è dietro l’angolo… La vacanza ritorna anche nella narrazione di Silvia Avallone: una nipote parcheggiata al centro ricreativo a giocare si ritrova in viaggio con la nonna, destinazione il mare. Pomeriggi d’estate, giochi di bambini e passatempi di adulti, noia, avventura e ricordi: è l’epica del quotidiano che alimenta la storia di Fabio Genovesi.
Un’altra firma italiana d’ecno cellenza è Alessandro Piperno, con un articolo dedicato all’autore di Lolita, Vladimir Nabokov, di cui esce a settembre per Adelphi il romanzo La gloria. Tra le firme della sezione dedicata ai libri anche il romanziere e critico Franco Cordelli e lo scrittore di bestseller Andrea Vitali, che si occupa stavolta del romanzo storico della coppia Monaldi & Sorti.
Ancora altri protagonisti della narrativa: Mauro Covacich che interviene sul nuovo libro dell’illustratore Franco Matticchio, Il signor Ahi e altri guai (Rizzoli Lizard). Francesco Piccolo, sulle canzonette depositarie di verità. Massimo Zamboni parla del duo tedesco Daf. Teresa Ciabatti che intervista la bambina (oggi ventenne) che «fu» Barbie. Sandro Veronesi alle prese con un bilancio dei tempi: le piccole cose cambiate e quelle rimaste identiche. Il linguista Giuseppe Antonelli, infine, si avventura sul terreno delle parole che spariscono e poi ritornano. Ma le proposte e le sorprese del numero 300 de «la Lettura» non finiscono qui.