Corriere della Sera

Milan tranquillo con Cutrone gol Fassone polemico col sindaco Sala

- Shkendija Milan 0 1 Alessandro Bocci

Controllo di sinistro, finta, sterzata e gol di destro. Patrick Cutrone è una sentenza, una regola di questo Milan che vince sempre, cinque partite su cinque senza subire reti. L’attaccante giovane e già bello tosto mette in ombra André Silva: domenica scorsa non ha avuto pietà del Crotone, che lo ha corteggiat­o mezza estate. In Macedonia indirizza la partita, poco più di un’amichevole dopo il tennistico 6-0 dell’andata, mostrando anche quel pizzico di egoismo che fa grande un bomber. Patrick infatti potrebbe servire al centro lo smarcato portoghese e invece risolve la pratica da solo con un diagonale vincente. Sesto acuto stagionale, terzo ufficiale, secondo in Europa League.

Cutrone è il simbolo di un Milan giovane e determinat­o, che si presenta a Skopje con cinque giocatori del settore giovanile nell’undici di partenza tra cui il debuttante Zanellato (nel finale entra anche Gabbia classe ‘99). Montella rilancia Romagnoli solo per un tempo (il primo) e schiera la difesa a tre nel 3-5-2. È una squadra sperimenta­le, che nel secondo tempo soffre un po’ e viene salvata da una perfetta chiusura di Bonucci e una gran parata di Storari. Solo l’ex bianconero, tra i titolari in Macedonia, è sicuro di giocare contro il Cagliari, domenica sera a Siro. Il secondo, manco a dirlo, potrebbe essere proprio Cutrone. Dipenderà dalla condizione del neo acquisto Kalinic, che si sta allenando a Milanello ma viene da un’estate complicata da separato in casa alla Fiorentina.

Prima di pensare alla formazione del campionato, c’è il sorteggio della Coppa, oggi alle 13 a Montecarlo. Il Milan sarà testa di serie, come la Lazio, mentre l’Atalanta parte in terza fascia. L’Europa League è un maledetto tabù, che negli anni ha penalizzat­o il ranking delle italiane. Non la vinciamo dal ’99, con il Parma a Mosca contro il Marsiglia quando si chiamava ancora Coppa Uefa e da quella volta non siamo mai più arrivati in finale. Montella, con la Fiorentina, ci è andato vicino, in semifinale nel 2015, eliminato dal Siviglia di Emery. Di sicuro proverà a fare meglio. L’occasione è buona. L’Eurolega è la strada alternativ­a al campionato per arrivare alla Champions.

Montella sorride, Fassone invece si arrabbia. L’amministra­tore delegato se la prende con Beppe Sala, il sindaco di Milano, che in una intervista alla Gazzetta dello Sport aveva parlato del Milan «come una grande scommessa», un club «che tende a comprare molto a debito». Fassone ci è rimasto male «perché Sala è il sindaco di tutta la città e mi sarei aspettato più equilibrio in certi giudizi. Il nostro debito è due volte e mezzo inferiore a quello dell’Inter». Chissà se oggi i nerazzurri rispondera­nno, alimentand­o la polemica cittadina.

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