Corriere della Sera

Vettel, l’amico intimo di Spa e Monza Hamilton il nemico sempre all’attacco

Seb: «In Belgio competitiv­i e in Italia vedrete...». Lewis: «Il Mondiale sarà mio»

- Flavio Vanetti

DAL NOSTRO INVIATO

Riparte la corsa al Mondiale e Sebastian Vettel assicura di non essere di fronte, tra i saliscendi delle Ardenne e l’alta velocità di Monza (storia della prossima settimana), a due gare critiche per la Ferrari e per il suo primato: «Abbiamo degli aggiorname­nti (ndr: ala e sospension­e anteriori, diffusore rivisto), a Spa saremo competitiv­i anche rispetto alle Mercedes. E Monza è Monza: non può essere nostra nemica; è la gara più bella e non vedo l’ora di esserci, per l’atmosfera, per i ricordi che ho». Riparte la corsa al Mondiale e Lewis Hamilton, rilassato dalle vacanze a Cuba («Amo il posto, la gente e la sua cultura; spero che si normalizzi­no i rapporti con gli Usa»), pungente con la lingua («Vettel non sarà mio compagno: non lo vuole lui, non sarebbe nella situazione che ha alla Ferrari»), confessa di avere un’idea fissa ad ogni risveglio: «Immagino di essere in testa al campionato e, soprattutt­o, di rimanerci». Aggiunta, alla vigilia del Gp numero 200 e della nuova occasione per eguagliare le 68 pole di Michael Schumacher: «Sono qui per il sangue».

Ma nel giovedì dei due principali Duello La Ferrari del tedesco Sebastian Vettel, 30 anni, cerca di tenere a distanza la Mercedes di Lewis Hamilton, 32 anni (Reuters) pretendent­i all’iride si ritaglia uno spazio anche Kimi Raikkonen. Interessan­te la spiegazion­e del suo essere diventato uomo-fedeltà del Cavallino: «Se sono qui è solo per il gusto di correre e di sapere che posso ancora essere vincente: la F1 non è il miglior posto dove stare». Diretto, sincero, asettico: «La Ferrari apprezza più la mia esperienza o l’armonia che porto in squadra? Chiedetelo ai dirigenti».

Chiederlo invece a Vettel? Non serve: «Il mio parere, da zero a dieci, avrà inciso zero. Ma mi hanno chiesto come giudicassi la conferma di Kimi, che per me è il miglior compagno possibile». Questo lo dice pure Raikkonen di Vettel, anche se non basta a schiodare Seb sul contratto: «Non aspettatev­i notizie entro le prossime due settimane». Ma che rimanga, è evidente: altrimenti non elogerebbe il lavoro con Iceman. Tra l’altro il ruolo di Raikkonen-gregario sta facendo rivalutare alla Mercedes gli ordini di scuderia. Se la Ferrari continuerà a mettere le uova nella cesta di Vettel, non vedremo altre galanterie come quella goduta da Bottas a Barcellona.

La lotta si fa dura e concreta, Hamilton parla di una «migliore consistenz­a da trovare», Sebastian parte dall’attualità: «Non soffriremo come a Silverston­e: la Mercedes resta favorita, ma andiamo all’attacco per metterla alle spalle». Sarebbe un colpo gobbo.

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