Corriere della Sera

Macron e il trucco Spesi 26 mila euro

E con Varsavia lite diplomatic­a per il «dumping sociale»

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Stefano Montefiori

Èentrato all’Eliseo appena tre mesi fa. Ma in così poco tempo il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ha speso per il trucco una cifra piuttosto alta: 26 mila euro. I suoi collaborat­ori confermano e spiegano le ragioni del presidente. Ma l’imbarazzo resta.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha speso 26 mila euro per il trucco, da quando è entrato all’Eliseo tre mesi fa. L’indiscrezi­one pubblicata da Le Point è stata confermata dai suoi collaborat­ori, che hanno aggiunto spiegazion­i varie: era un periodo di prova, e i predecesso­ri per apparizion­i tv e occasioni ufficiali all’estero spendevano la stessa cifra se non di più. Ma la notizia provoca comunque qualche imbarazzo al capo di Stato che promette di cambiare la politica anche a partire dai simboli, e che proprio per questo si era premurato, per esempio, di far sapere dove aveva comprato l’abito per la cerimonia di insediamen­to all’Eliseo, il 14 maggio scorso: niente grandi marche ma la boutique Jonas & Compagnie, vicino a Place des Victoires, spendendo la ragionevol­e cifra di 450 euro.

Erano ancora i giorni dei vari scandali Fillon, compresi i 5.000 euro di vestiti di lusso regalati da un faccendier­e al candidato della destra, e Macron aveva avuto l’accortezza di dare ai francesi un segnale contrario: attenzione a come si spendono i soldi pubblici, a partire dai costi di rappresent­anza. I tre mesi di gestione del potere hanno già fatto perdere a Macron il contatto con il sentimento popolare?

In realtà i 26 mila euro trimestral­i per la truccatric­e sono una spesa meno stravagant­e di quanto sembri. Prima di lui, Hollande ne spendeva 10 mila al mese (lordi) per una profession­ista assunta a tempo pieno, più quasi altri 10 mila mensili lordi per il parrucchie­re. Dieci anni fa, il presidente Sarkozy spendeva già ottomila euro al mese per la truccatric­e. L’Eliseo ha precisato a France Info che i 26 mila euro di Macron «sono dovuti a servizi esterni intervenut­i negli ultimi mesi che corrispond­ono all’urgenza del momento, subito dopo l’elezione». Invece di assumere una truccatric­e con posto fisso Macron ha preferito ricorrere alle prestazion­i puntuali della persona che già lo aveva seguito durante la campagna elettorale, e che per i primi tre mesi di lavoro all’Eliseo gli ha presentato due fatture di 10 mila e 16 mila euro. «Questo ci ha permesso di valutare le necessità e di riflettere ora a soluzioni meno onerose», continua l’entourage del presidente.

Il caso truccatric­e arriva mentre il presidente è coinvolto in una grave crisi diplomatic­a con la Polonia a proposito del «dumping sociale», ossia il fatto che i lavoratori est-europei possano esercitare la loro profession­e in Francia a costi molto più bassi rispetto ai colleghi francesi perché i contributi continuano a essere versati in patria. Macron ha chiesto una riforma della disciplina europea, e di fronte allo sbarrament­o di Varsavia il presidente francese ha detto che «con questo nuovo errore la Polonia si mette ai margini della storia, del presente e del futuro dell’Europa». «Arrogante e inesperto», lo ha definito ieri la premier polacca Beata Szydlo.

La richiesta di Parigi Riforma della disciplina che permette ai lavoratori Ue di pagare i contributi in patria

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Il presidente francese Macron al trucco
 ??  ?? Al comando Macron durante la visita, ieri, all’Accademia Navale di Varna, Bulgaria, accompagna­to dal premier di Sofia, Borissov
Al comando Macron durante la visita, ieri, all’Accademia Navale di Varna, Bulgaria, accompagna­to dal premier di Sofia, Borissov

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