La Lettura fa #300 Il numero speciale
I testi di Jasper Johns e di J. M. Coetzee. E un’esclusiva del disegnatore Art Spiegelman
Numero a 56 pagine: editoriale del direttore Luciano Fontana e, tra l’altro, racconti di Giordano, Avallone e Genovesi
Il primo numero della nuova «Lettura» uscì domenica 13 novembre 2011: un settimanale culturale che riprendeva la storica testata mensile voluta da Luigi Albertini nel 1901 e pubblicata fino al 1945. Ebbene, la nuova «Lettura» ha quasi sei anni di vita ed è giunta al numero #300 tondo tondo: e lo festeggia con un numero speciale a 56 pagine e una quantità di sorprese per i lettori.
Due le anticipiamo in questa pagina, anzi tre: qui sotto, pubblichiamo un piccolo assaggio dei testi scritti appositamente per il numero da Jasper Johns, l’irraggiungibile (o quasi) gigante assoluto dell’arte contemporanea, accompagnati nell’inserto da un servizio di Vincenzo Trione; e accanto pubblichiamo un brano dalle tre pagine dell’inserto in cui il Premio Nobel sudafricano John M. Coetzee, uno dei più importanti (e riservati) scrittori del mondo, illustra tre capolavori del cinema; la terza anticipazione che si può vedere in questa pagina è la copertina, come sempre d’autore, che per il numero #300 è firmata da uno scrittore cult della Generazione X, Douglas Coupland.
Il numero è aperto da un editoriale del direttore del «Corriere della Sera», Luciano Fontana, che tra l’altro dice: «Un settimanale culturale, con un piccolo costo ma in ogni caso a pagamento, sembrava un’impresa impossibile nel mondo dominato dalla Rete, dalla battuta veloce usata come un’arma». E spiega che la sfida è stata vinta anche grazie ai lettori, «diventati parte di una comunità» che ogni domenica incontra su «la Lettura» di carta scrittori, filosofi, artisti, intellettuali, e tiene vivo il dibattito anche online, partecipando alla discussione sui diversi temi. E allora eccoli, alcuni ospiti del numero #300: in apertura, un’esclusiva dedicata a «la Lettura» dal grande disegnatore americano che raccontò al mondo la Shoah con i fumetti di Maus, Art Spiegelman, e che con una grande tavola inedita fa a tutti un invito a resistere. E poi, tre racconti inediti che evocano atmosfere, umori e luci di fine estate, firmati da tre protagonisti della narrativa italiana: Paolo Giordano, Silvia Avallone e Fabio Genovesi.
Ed è solo l’inizio: Alessandro Piperno spiega perché Vladimir Nabokov è geniale anche nei difetti, Teresa Ciabatti intervista una ventenne che da bambina «è stata» Barbie, il bestseller Andrea Vitali interviene sul romanzo della coppia Monaldi & Sorti, Mauro Covacich si occupa del nuovo libro dell’illustratore Franco Matticchio. Ancora: Francesco Piccolo ci fa riflettere sulla sapienza delle canzonette, Franco Cordelli si occupa di casi letterari americani come Kent Haruf e John Williams (l’autore di Stoner), Massimo Zamboni racconta le profezie in musica sullo spirito dei tempi del duo tedesco Daf, Sandro Veronesi ci parla di oggetti della nostra vita rimasti immutati e oggetti futuribili mai realizzati; mentre il linguista Giuseppe Antonelli analizza le parole arcaiche tornate in uso nel nostro parlato.
Altri incontri: di cosa parliamo quando parliamo di morte? Lo spiega il filosofo Shelly Kagan che a Yale e sulla Rete è diventato una star con il suo corso su un tema così delicato, e che racconta a Cristina Taglietti l’ultima frontiera della filosofia morale e il motivo del suo successo planetario. E infine, l’autrice de Il racconto dell’ancella, cui si ispira la serie tv del momento, The Handmaid’s Tale, che a settembre sarà anche in Italia su Timvision: Margaret Atwood partecipa con un’opera d’arte alla mostra veneziana di Imago Mundi, dal 29 agosto, e racconta a Viviana Mazza la sua «altra» passione per l’arte e la sua visione solidale del mondo.