Corriere della Sera

Il caso del triplice incarico al capo dell’Atac Ora interviene Cantone

«Atto di vigilanza» dell’Autorità anticorruz­ione

- A. Arz.

L’Anac ha avviato un «atto di vigilanza» sul triplice incarico di Paolo Simioni, presidente e amministra­tore delegato nonché direttore generale di Atac. Lunedì, al rientro dalla ferie, il presidente dell’Anticorruz­ione Raffaele Cantone esaminerà gli articoli di stampa e gli eventuali esposti arrivati all’Anac sul caso in questione. Dopodiché, condotta l’«attività di vigilanza d’ufficio», potrebbe essere aperto un fascicolo d’indagine. Simioni era stato nominato da Raggi presidente e ad di Atac lo scorso 31 luglio, tre giorni dopo l’addio dell’ex dg Bruno Rota. Contestual­mente aveva lasciato il tavolo per il coordiname­nto delle Partecipat­e del Campidogli­o (240 mila euro di stipendio, erogato in porzioni uguali, 80 mila euro, da Acea, Ama e Atac). Il 10 agosto ha assunto anche le deleghe operative da direttore generale rinunciand­o agli emolumenti (79 mila euro) dei ruoli amministra­tivi. Ma la legge, il decreto 39 approvato l’8 aprile 2012, all’articolo 12, proibisce il cumulo di altre poltrone da parte di un presidente e ad di una società di proprietà di un comune. In più, sul sito di Atac non è stato pubblicato l’attuale compenso Sul «Corriere» L’articolo di Federico Fubini sugli incarichi di Paolo Simioni all’Atac di Simioni, anche quello è adesso oggetto di indagine da parte dell’Anac.

Ieri Simioni ha incontrato per la prima volta il nuovo assessore al Bilancio del Campidogli­o, Gianni Lemmetti. È stato di fatto il primo summit sul concordato Atac, strada scelta dai vertici M5S (non dalla base che continua a sollevare dubbi) per evitare il fallimento dell’azienda. «Il concordato preventivo è una parola complicata per dire: questa azienda è piena di debiti e ha serie difficoltà, mandiamola davanti a un giudice e mettiamoci d’accordo per risanarla», ha spiegato ieri Luigi Di Maio. Scelta fatta.

E comunicata da Lemmetti agli assessori, ieri pomeriggio, riuniti in una giunta informale organizzat­a per conoscere il successore di Andrea Mazzillo. Lunedì in Comune si terrà la prima vera riunione operativa sul caso Atac e si parlerà anche dei rischi commissari­amento legati al bilancio consolidat­o: Simioni, Lemmetti e Raggi avranno in mano la relazione del super consulente Carlo Felice Giampaolin­o con il dettaglio dei creditori più modalità e tempi per il rientro dal debito. Mentre il cda Atac dovrà approvare il bilancio 2016 (martedì) e esprimersi sulla procedura, il concordato farà un passaggio politico in giunta e quindi sarà esposto dalla sindaca in Assemblea capitolina: il 29 agosto e il 7 settembre sono le date probabili. Poi il dossier sarà inviato in tribunale per la richiesta ufficiale.

L’istruttori­a Saranno esaminati articoli ed eventuali esposti per decidere se aprire un’indagine

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