Armi facili da usare nelle città presidiate
Il terrore corre su un filo di lama. Qualche mese fa, un dirigente di Scotland Yard aveva avvertito che a Londra si stanno intensificando gli attacchi all’arma bianca. Pugnali, machete, coltellacci. È cominciata qui del resto la truce via del jihadismo senza spari: quattro anni fa, la decapitazione d’un soldato nelle strade di Woolwich, una specie di rito sacrificale che i due aggressori si filmarono perfino sul telefonino. L’attenzione in questi giorni è alta come in tutte le grandi città europee, nel cielo della capitale inglese ieri pomeriggio volavano elicotteri a monitoraggio del centro. Ma perché le lame? Come già sul Borough Street in giugno, dove gli assalitori avevano usato strani coltelli color lilla acquistati in particolari mall specializzate, la polizia britannica pensa che sia questo il tipo d’arma più pratica (e facile da nascondere) in una città molto presidiata, piena di telecamere a circuito chiuso. A luglio, anche due babygang di Harow hanno scelto di sfidare i controlli battendosi a colpi di machete. E il mese prima, lo strano attacco alla folla d’un uomo vicino alla metropolitana di Russel Square. Un pazzo, l’hanno subito liquidato. Come quello di Buckingham Palace. Ma abbastanza lucido da sapere che i poliziotti a guardia di Sua Maestà sono più facili da colpire, con una lama e in mezzo ai turisti.