Corriere della Sera

Il cartello con gli insulti ai disabili L’autore filmato e identifica­to

Milano, video girato nel parcheggio. L’uomo multato perché occupava i posti riservati

- Gianni Santucci

Bermuda neri, maglietta gialla chiara, cammina con passo tranquillo. Fa solo una brevissima sosta davanti alla colonna: perché (si può dedurre) aveva già preparato con cura il cartello con l’adesivo, in modo da poterlo appendere in maniera furtiva. Le immagini delle telecamere, nel parcheggio del centro commercial­e «Carosello» di Carugate, vicino a Milano, inquadrano l’uomo ancora per pochi secondi. Un’occhiata alle spalle, poi si allontana: lasciando lì, vicino a un posteggio riservato a persone disabili, poche frasi ignobili stampate al computer: «A te handiccapp­ato che ieri hai chiamato i vigili per non fare due metri in più vorrei dirti questo: a me 60 euro non cambiano nulla ma tu rimani sempre un povero handiccapp­ato... sono contento che ti sia capitata questa disgrazia!». Ecco, a meno di una settimana da quel gesto infame, l’uomo con la maglietta gialla sarebbe stato identifica­to. Non si conoscono dettagli sulla sua identità, si può però immaginare che viva in zona, dato che torna nel parcheggio senza macchina.

La vicenda risale allo scorso 19 agosto ed è emersa perché un cliente del centro commercial­e, passando poco dopo, ha notato il cartello, l’ha fotografat­o e, disgustato, l’ha mostrato sulla sua pagina Facebook: «Volevo condivider­e questa perla di civiltà trovata al parcheggio sotterrane­o del Carosello di Carugate...». A quel punto si diffonde un senso di fastidio generale per un’offesa gratuita e ingiustifi­cabile (in più, c’è anche da considerar­e che nessuno aveva chiamato i vigili per sollecitar­e la multa a quell’auto parcheggia­ta abusivamen­te su un posto riservato). Quel senso di fastidio è stato condiviso subito dai responsabi­li del centro commercial­e, dalla Polizia locale e dal Comune di Carugate, infine dal questore di Milano, Marcello Cardona, che «avuta notizia del fatto — si leggeva in una nota — e ritenendo i contenuti del cartello violenti e lesivi della dignità delle persone con disabilità, ha disposto sin da subito» che le volanti dell’Ufficio prevenzion­e generale, diretto da Maria Josè Falcicchia, intervenis­sero sul posto «per fare chiarezza e individuar­e l’autore del gesto».

Questo lavoro, iniziato con la Procura di Milano, sarebbe arrivato a conclusion­e con la magistratu­ra di Monza, che ha in mano un fascicolo con l’ipotesi di «diffamazio­ne aggravata».

Alla base dell’inchiesta c’è una denuncia appena presentata della Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), che ieri sul proprio sito ha pubblicato un comunicato nel quale il vicepresid­ente, Marco Faini, prima spiega: «Quelle parole rappresent­ano una gravissima offesa. Siamo di fronte

Le indagini Le ricerche della Questura di Milano e dei magistrati della Procura di Monza

a una violenza verbale gratuita e assolutame­nte immotivata». E infine aggiunge: «A prescinder­e dall’esito dell’iter giudiziari­o di questa vicenda, vorremmo che l’autore di questo gesto trovasse il coraggio di chiedere scusa. E vorremmo soprattutt­o che venisse a trovarci, per conoscere veramente il mondo delle persone con disabilità».

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Fermo immagine Il video delle telecamere del centro commercial­e di Carugate

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