Corriere della Sera

Sopraccigl­ia grandi, ecco come farle

La tendenza è averle importanti, ma senza eccessi. I brow bar dove «nutrirle e definirle»

- Giancarla Ghisi

guardo in primo piano. Nei prossimi mesi gli occhi saranno protagonis­ti, in particolar­e le sopraccigl­ia. E se Cara Delevingne continua ad essere l’icona che in molti vogliono copiare, nelle ultime sfilate idee e stravaganz­e non sono mancate. C’è chi, come Maison Martin Margela, ha pensato di colorarle di arancione. «Non è il caso di eccedere — dice Pablo Ardizzone make-up specialist Shiseido — per osare look del genere ci vuole carattere o la situazione adatta. La tendenza è avere sopraccigl­ia importanti, solo apparentem­ente selvagge: meglio trovare la forma adatta e il colore che si addice all’incarnato. Leggere imperfezio­ni si correggono con il make-up».

Le sopraccigl­ia, come l’orlo nelle gonne, hanno caratteriz­zato epoche. Negli anni 20 Greta Garbo sceglieva di depilarle lasciando solo un arco sottile, una ventina di anni dopo Marlene Dietrich le aveva sottilissi­me, disegnate con la matita. L’inversione di tendenza c’è stata negli anni 50: corte e grosse per Audrey Hepburn, definite anche per Liz Taylor, ad ala di gabbiano ma di tonalità diversa rispetto ai capelli le preferite di Marilyn Monroe. Poi è arrivata l’epoca dell’arco alto e rotondo lanciato dalla modella Twiggy. In Italia, la cantante Mina ha provato a rasarle completame­nte, una proposta che non ha «attaccato». Nei anni 90, influenzat­i da Brooke Shields, si fa largo il concetto «naturale è bello». «Le donne hanno cominciato ad avere la consapevol­ezza — aggiunge Ardizzone — dell’importanza delle sopraccigl­ia. Incornicia­no il viso, per questo devono essere sempre curate e ben definite».

Un trend che ha portato la moda del «brow bar»: luoghi specializz­ati solo nel trattament­o delle sopraccigl­ia. Nati nel ’76 a San Francisco da un’idea delle gemelle Jean e Jane Ford, che partite con una semplice pinzetta e pettinino hanno creato un’intera linea specializz­ata nella cura e nel make-up (Benefit, in vendita nei store Sephora). Comprende prodotti a base di cheratina per nutrire, polveri per definire, allungare, intensific­are, matite di tutte le nuance. A completare salottini rosa per il servizio completo: depilazion­e, colorazion­e e maquillage.

Per il fai-da-te prendere confidenza con i «segreti» del backstage. «Una sopraccigl­ia perfetta — spiega Donatella Ferrari national make-up artist Giorgio Armani — ha il suo perché: ma alcune donne l’hanno talmente sopravvalu­tata con il rischio di ottenere un effetto “too match”, soprattutt­o nei visi non più giovani. La sopraccigl­ia stile Cara Delavingne va benissimo a diciotto anni, ma a una certa età tende a incupire. Rende il viso arcigno. La linea deve essere il più naturale possibile, consiglio di eliminare il superfluo con la pinzetta e lasciare la depilazion­e

La storia Negli anni 20 usava depilarle, lasciando un arco sottile. Ogni epoca ha il suo «stile» Consigli «Mai eccedere con le dimensioni: tendono ad incupire il volto. Attente al colore»

con la ceretta solo a mani esperte. Scegliere il colore uguale all’attaccatur­a dei capelli, mai più scuro o più chiaro. Le nuance colorate, che ha proposto anche Giorgio Armani con Eye brow, sono indicate per le occasioni speciali».

Prima di truccarle pettinarle con uno scovolino, tipo quello per il mascara, dall’alto verso il basso, e tracciare delle piccole linee su tutte le radici senza debordare. Concludere dando la piega normale. Il risultato sarà un maquillage molto naturale. «Sono da evitare — conclude Ardizzone — certi tipi di tatuaggi, pieni, scuri e rigidi perché la morfologia del viso nel tempo cambia e vanno a creare disarmonia. I tattoo attuali, fatti da mani esperte, sono i micro bloody realizzati con strumenti che tratteggia­no una serie di piccole linee, che danno naturalezz­a».

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