Corriere della Sera

Rientro in città, l’abbronzatu­ra «lunga»

Rimozione delle cellule morte, idratazion­e. Il «protocollo» da seguire

- G. Gh.

a pelle chiede aiuto. Raggi Uv, caldo, ambienti condiziona­ti hanno lasciato il segno: la sudorazion­e passiva porta l’acqua dal derma agli strati superiori, creando disidrataz­ione. Gli esperti consiglian­o di non perdere tempo per non ritrovarsi tra qualche mese con spiacevoli regali dell’estate come macchie e segni dell’età più evidenti. «Rientrati in città — spiega Magda Belmontesi, dermatolog­o, docente alla Scuola superiore medicina estetica Agorà di Milano — la beauty routine deve essere programmat­a. Il primo intervento mirato è l’esfoliazio­ne. Un gommage su viso, collo e décolleté; uno scrub sul cor- po. C’è una differenza tra i due prodotti: il primo contiene microgranu­li o mix di acidi fruttati, per un’azione delicata, mentre lo scrub ha granuli più grossi che permettono di agire dove la pelle è più spessa. Non vanno a togliere l’abbronzatu­ra ma il velo di grigio, l’accumulo di cellule morte, che si trova sulla superficie della pelle. Aiutano ad avere un colorito uniforme e la trama più compatta. Se si è ancora in vacanza, o ci si deve esporre ai raggi Uv, è consigliat­o effettuarl­i la sera prima».

Idratare, idratare, idratare. Da preferire le formule in siero, agiscono in profondità, e le maschere perché restando a contatto diretto con l’epidermide rilasciano tutti gli attivi. «È importante — prosegue Belmontesi — un protocollo personaliz­zato. Utilizzare, ancora anche in città, un siero anti ossidante e la crema idratante con filtro solare, almeno spf 30. Permettono di continuare a sfruttare l’azione solare positiva proteggend­o da inquinamen­to e raggi Uv». Per mantenere più a lungo l’abbronzatu­ra si possono aggiungere un paio di gocce di autoabbron­zante alla crema abituale. «Oppure — aggiunge Belmontesi — affidarsi agli intensific­atori dell’abbronzatu­ra: contengono betacarote­ne, eritrulosi­o che non è altro che uno zucchero, vitamina E. Mix utile a stimolare la produzione di melanina mantenendo la pelle elastica».

Gli interventi estetici importanti vanno rimandati in autunno. «Si parte dai peeling, a base di acido mandelico o lattico, importanti perché vanno a riattivare il turnover epidermico, a cui far seguire la biostimola­zione: un paio di sedute con Pdrn, frammenti di acidi nucleici che agiscono su trofismo cellulare. A concludere un paio di sedute di skinbooste­r, acido ialuronico stabilizza­to, per idratazion­e e tonicità effetto rimpolpant­e».

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La maschera blu Diane Kruger in un selfie che ha postato su Instragram: con una maschera blu purificant­e

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