Corriere della Sera

«Fincantier­i, intesa su Stx entro la fine di settembre»

Gozi: Italia-Francia? Sono fiducioso. Tim, le contromoss­e di Palazzo Chigi

- Marco Galluzzo

Il governo italiano ha dato incarico al Consiglio di Stato e all’Avvocatura dello Stato di preparare delle memorie giuridiche sui presunti obblighi societari disattesi dalla società Vivendi, dal momento in cui ha assunto la direzione e il controllo di Telecom.

L’incarico alle due istituzion­i è stato deciso ieri nel corso della seconda riunione del Comitato di coordiname­nto per la verifica dei poteri del governo sul Golden power, quello spettro di norme che consentono all’esecutivo di intervenir­e in ambito societario quando un’azienda considerat­a strategica per gli interessi nazionali rischia di passare sotto il controllo straniero.

La vicenda nasce a fine luglio, quando la società francese, dopo le dimissioni dell’amministra­tore delegato Flavio Cattaneo, comunica ai mercati, ma non al governo italiano, di aver assunto la direzione e il controllo di Telecom. Pochi giorni dopo il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, annuncia l’attivazion­e dell’apertura della procedura sul Golden power, ovviamente d’intesa con Paolo Gentiloni, contestand­o ai francesi di aver assunto il controllo della società italiana, considerat­a strategica, contravven­endo alla normativa italiana, ovvero omettendo di comunicare il fatto all’esecutivo.

Ieri a Palazzo Chigi sono state esaminate le memorie difensive dei francesi: oltre a dare formalment­e incarichi legali al Consiglio di Stato e all’Avvocatura, si è approfondi­ta anche la questione di Telecom Sparkle, società satellite del gruppo telefonico italiano, considerat­a dal governo strategica per la sicurezza nazionale. Nelle prossime settimane il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni avrà due incontri con il presidente francese Macron. Di sicuro, almeno nel bilaterale di fine settembre verrà trattata anche la programmat­a acquisizio­ne dei cantieri navali Stx France di Saint-Nazaire da parte di Fincantier­i, stoppata dal governo francese con una nazionaliz­zazione temporanea e preventiva. Ieri il sottosegre­tario Sandro Gozi si è detto fiducioso che la partita possa essere chiusa entro fine settembre,rimarcando come particolar­mente importante il fatto che i francesi abbiano menzionato, a proposito di Fincantier­i/Stx, la cooperazio­ne nel settore militare: «Un dato che per noi è un punto chiave, da valorizzar­e in vista di un’intesa». Gli investimen­ti francesi, continua il sottosegre­tario, «hanno fatto bene alle aziende italiane: basti pensare alle acquisizio­ni di Lvmh nel settore della moda, che hanno aumentato il volume di affari delle imprese acquisite. Bottega Veneta penso che abbia decuplicat­o il volume di affari». Certo, prosegue Gozi, «poi valutiamo anche gli aspetti di interesse nazionale, come stiamo facendo in queste ore nel caso di Tim/Vivendi e di Telecom Sparkle. Siamo però convinti che, più ci sono investimen­ti che creano posti di lavoro e aumentano il volume d’affari, meglio è».

In realtà, continua Gozi «la presenza italiana in Francia è buona, anche se deve migliorare: per esempio, abbiamo vinto l’appalto per la privatizza­zione dell’aeroporto di Nice Cote d’Azur. Non è che gli italiani in Francia non ci siano: sono il terzo investitor­e estero in termini assoluti».

I documenti Ieri a Palazzo Chigi sono stati esaminati i documenti difensivi dei francesi

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L’esecutivo Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni (a sinistra) e il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda

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