«Fincantieri, intesa su Stx entro la fine di settembre»
Gozi: Italia-Francia? Sono fiducioso. Tim, le contromosse di Palazzo Chigi
Il governo italiano ha dato incarico al Consiglio di Stato e all’Avvocatura dello Stato di preparare delle memorie giuridiche sui presunti obblighi societari disattesi dalla società Vivendi, dal momento in cui ha assunto la direzione e il controllo di Telecom.
L’incarico alle due istituzioni è stato deciso ieri nel corso della seconda riunione del Comitato di coordinamento per la verifica dei poteri del governo sul Golden power, quello spettro di norme che consentono all’esecutivo di intervenire in ambito societario quando un’azienda considerata strategica per gli interessi nazionali rischia di passare sotto il controllo straniero.
La vicenda nasce a fine luglio, quando la società francese, dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Flavio Cattaneo, comunica ai mercati, ma non al governo italiano, di aver assunto la direzione e il controllo di Telecom. Pochi giorni dopo il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, annuncia l’attivazione dell’apertura della procedura sul Golden power, ovviamente d’intesa con Paolo Gentiloni, contestando ai francesi di aver assunto il controllo della società italiana, considerata strategica, contravvenendo alla normativa italiana, ovvero omettendo di comunicare il fatto all’esecutivo.
Ieri a Palazzo Chigi sono state esaminate le memorie difensive dei francesi: oltre a dare formalmente incarichi legali al Consiglio di Stato e all’Avvocatura, si è approfondita anche la questione di Telecom Sparkle, società satellite del gruppo telefonico italiano, considerata dal governo strategica per la sicurezza nazionale. Nelle prossime settimane il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni avrà due incontri con il presidente francese Macron. Di sicuro, almeno nel bilaterale di fine settembre verrà trattata anche la programmata acquisizione dei cantieri navali Stx France di Saint-Nazaire da parte di Fincantieri, stoppata dal governo francese con una nazionalizzazione temporanea e preventiva. Ieri il sottosegretario Sandro Gozi si è detto fiducioso che la partita possa essere chiusa entro fine settembre,rimarcando come particolarmente importante il fatto che i francesi abbiano menzionato, a proposito di Fincantieri/Stx, la cooperazione nel settore militare: «Un dato che per noi è un punto chiave, da valorizzare in vista di un’intesa». Gli investimenti francesi, continua il sottosegretario, «hanno fatto bene alle aziende italiane: basti pensare alle acquisizioni di Lvmh nel settore della moda, che hanno aumentato il volume di affari delle imprese acquisite. Bottega Veneta penso che abbia decuplicato il volume di affari». Certo, prosegue Gozi, «poi valutiamo anche gli aspetti di interesse nazionale, come stiamo facendo in queste ore nel caso di Tim/Vivendi e di Telecom Sparkle. Siamo però convinti che, più ci sono investimenti che creano posti di lavoro e aumentano il volume d’affari, meglio è».
In realtà, continua Gozi «la presenza italiana in Francia è buona, anche se deve migliorare: per esempio, abbiamo vinto l’appalto per la privatizzazione dell’aeroporto di Nice Cote d’Azur. Non è che gli italiani in Francia non ci siano: sono il terzo investitore estero in termini assoluti».
I documenti Ieri a Palazzo Chigi sono stati esaminati i documenti difensivi dei francesi