Lady Gaga piange in un documentario: ogni notte sono sola e temo il futuro
La sua voce da milioni di dollari è rotta dal pianto mentre si rivolge all’amico stilista Brandon Maxwell: «Sono da sola Brandon, ogni notte. Tutte queste persone andranno via, andranno via e resterò da sola. E passerò dall’avere tutti che per tutto il giorno mi toccano e parlano con me al silenzio totale». Il cliché sulla solitudine delle star, l’angoscia delle luci che si spengono, la rivalità con le altre cantanti, il dolore. C’è tutto nel documentario su Lady Gaga — Five foot two, che sarebbe poi la sua altezza — disponibile su Netflix dal 22 settembre: il racconto di un anno con Stefani Germanotta (vero nome della star). Lei stessa l’ha anticipato con una tempesta di post su Instagram e Twitter, anche se del girato dice di aver visto solo alcune clip perché «non posso essere oggettiva su me stessa». Tra le anticipazioni una frase sul difficile rapporto con Madonna: «L’ho sempre ammirata e continuerò a farlo qualunque cosa lei pensi di me, davvero! L’unica cosa che mi infastidisce di lei è che…», ma lì la clip si ferma, e bisognerà aspettare il 22 per completare la frase .I rapporti tra le due sono complicati da tempo. Ma nel documentario non ci sarà solo questo. Ci sarà la sua vita sul palco — la straordinaria performance al SuperBowl, per esempio — ma anche il dietro le quinte di ogni giorno, come si vede da un’altra clip che la star ha postato: c’è lei nello studio di una dottoressa che le promette di alleviarle un terribile, e misterioso, dolore al volto.