Corriere della Sera

Milan non si snobba l’Europa League Crederci per vincerla

La Lazio trova Balotelli, Rooney per l’Atalanta

- Alessandro Bocci

Il sorteggio di Montecarlo ha voluto bene al Milan: Austria Vienna, Rijeka e Aek Atene non sembrano in grado di turbare i sogni rossoneri. L’Europa League è un obiettivo, la strada alternativ­a per arrivare alla Champions League, la dolce ossessione del nuovo corso cinese. Negli ultimi abbiamo finalmente capito che non bisogna snobbare la seconda Coppa continenta­le, ma non siamo andati oltre le semifinali: la Juventus contro il Benfica, il Napoli con il Dnipro, la Fiorentina due volte, prima con i Rangers Glasgow e poi con il Siviglia. È l’ora di cambiare marcia. E il Milan, più di Lazio e Atalanta, ha mezzi, uomini, storia e l’esperienza per provarci. È una questione di interesse nazionale. In ballo i punti per il ranking, ma anche il prestigio.

Basta andare a riprenders­i l’albo d’oro degli ultimi otto anni per capirlo. L’ultimo ad alzare la coppa è stato Mourinho, che così ha nobilitato una stagione altrimenti deludente con il Manchester United. Prima era toccato tre volte al Siviglia (che in assoluto ne ha vinte cinque), due all’Atletico Madrid, una a Chelsea e Porto. Squadre da Champions.

L’Europa League non l’abbiamo mai vinta, ci siamo riusciti nel ‘99 con il Parma dei Tanzi quando si chiamava Coppa Uefa e assomiglia­va alla Coppa Italia, tanti erano i nostri successi. Sarebbe bello rinverdire quell’epoca. Perché l’Euroleague è lo specchio della salute del nostro movimento.

Il nuovo Milan può farcela. La concorrenz­a, in attesa delle squadre che pioveranno dai gironi della Champions, arriva da Arsenal, Lione e dallo Zenit di Roberto Mancini. Montella sa come si fa. Una delle due semifinali della Fiorentina è arrivata con lui in panchina. Ora vuole fare di più. L’Europa League è tosta perché, giocando il giovedì sera, lascia il segno sul campionato. Bisogna saper gestire gli uomini, le energie nervose e psicologic­he, la pressione. Il Milan, che il 14 settembre debutterà in trasferta a Vienna con l’Austria, può raggiunger­e i sedicesimi senza patemi. Anche la Lazio è favorita in un girone in cui l’unico vero avversario è il Nizza di Balotelli e Sneijder. Per l’Atalanta, invece, guai grossi: l’Everton di Rooney e il Lione della stellina Fekir rendono il compito proibitivo. Ma sognare (e provarci) non costa niente.

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