Corriere della Sera

L’Inter è super Battuta la Roma

Inter in svantaggio, segna Dzeko Nella ripresa doppietta dell’argentino Vecino chiude i conti facendo il terzo La rivincita di Spalletti fischiato

- Di Mario Sconcerti

Impresa Inter: trascinata da Icardi ( foto), batte la Roma 3-1 all’Olimpico. La Juve, sotto di due gol, poi travolge il Genoa.

Si dice che Napoleone Bonaparte preferisse i generali fortunati a quelli bravi. E che Luciano Spalletti sia stato fortunato, ieri sera, nel suo ritorno da fischiato ex all’Olimpico, è assodato: la Roma ha colpito tre pali, uno sullo 0-0 (Kolarov) e due sull’1-0 (Nainggolan e Perotti) che avrebbero chiuso la partita. Però il tecnico di Certaldo è stato sicurament­e anche bravo nel cambiare la gara tra primo e secondo tempo, sostituend­o Gagliardin­i in grande difficoltà con Joao Mario e arretrando Borja Valero che, da trequartis­ta, aveva fatto molto poco. Al resto ci hanno pensato il problema numero uno della vigilia, cioè la marcatura di Perisic senza nessun terzino destro di ruolo (ci ha provato Juan Jesus, crollato nella ripresa) e la forza straripant­e di Icardi.

Nel calcio, i risultati possono nascere anche dalla casualità, ma hanno sempre una base logica. L’Inter è passata indenne dal momento peggiore e si è affidata alla preparazio­ne fatta in settimana: bisognava mettere Perisic il più possibile uno contro uno e il croato ha servito gli assist del 2-1- e del 3-1. Il gol del pareggio nerazzurro, invece, è venuto su verticaliz­zazione di Candreva, che ha pescato Icardi nella terra di nessuno tra Manolas e Fazio. Era il 22’ della ripresa e tre minuti prima Perotti aveva colpito l’ennesimo palo. Chi ha visto tante partite — e tante soprattutt­o della Roma — ha capito che la notte stava per mettersi male per i gialloross­i.

Si può dire che la sconfitta

non deve demoralizz­are Di Francesco, perché la Roma ha creato molto e può sicurament­e recriminar­e su un netto contatto Skriniar-Perotti in area, sul quale Irrati non ha voluto ricorrere alla Var. La Roma è partita con un 4-1-4-1 che permetteva a De Rossi di controllar­e Borja Valero e a Strootman e Nainggolan di giocare più centrali e inserirsi anche in zona tiro; è andata in vantaggio con Dzeko (bell’assist di Nainggolan) e ha dominato sulla fascia sinistra con Kolarov e Perotti, che sono passati sempre contro D’Ambrosio e Candreva; ha chiuso con il 4-2-3-1 nell’assalto finale che poteva portare al 2-2 di Nainggolan (solo davanti a Handanovic, ma ha alzato sopra la traversa) e che invece è costato anche il 3-1. Semmai bisogna capire se il crollo nell’ultima mezzora è stato anche psicologic­o o solo fisico.

Allo stesso modo si deve dire che il successo di ieri sera può cambiare la stagione dell’Inter. I nerazzurri non vincevano all’Olimpico, contro la Roma, dal 19 ottobre 2008 (doppietta di Ibrahimovi­c, Stankovic e Obinna). Esserci riusciti con Spalletti in panchina ha un valore doppio. Adesso il tecnico può chiedere ai suoi giocatori di buttarsi nel fuoco delle sue idee di gioco e loro non avranno paura di bruciarsi. All’Inter manca ancora qualcosa per essere al top e non sempre i pali potranno aiutare Handanovic come hanno fatto ieri, ma i campionati passano da boe simboliche e la partita di ieri era una di queste. La Roma, almeno così pare, ha vinto la partita di Schick, ma quella che dava tre punti è andata a Spalletti.

Di Francesco La Roma non mi è piaciuta negli ultimi 15 minuti, dopo aver preso il gol del pareggio dell’Inter

Icardi Tutti quanti abbiamo giocato un grande secondo tempo, vincere partite così è un ottimo segnale Mosse e rigore Decisive le mosse del tecnico nerazzurro Recriminaz­ioni per un rigore su Perotti

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(Ansa) Doppietta Mauro Icardi, 2 gol alla Roma dopo i 2 segnati alla Fiorentina
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(Reuters) Vincente Luciano Spalletti, 58 anni, punteggio pieno

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