Corriere della Sera

Tendopoli nel cuore di Roma La vita dei cento sfollati sotto i portici di Santi Apostoli

Lì col consenso dei frati (che attendono una soluzione)

- Paolo Conti

linguistic­o comune. Donne col velo islamico condividon­o lo spazio con una bella ragazza centrafric­ana inguainata in un aderentiss­imo body nero. I bambini, che sanno organizzar­si nelle emergenze, giocano in piazza, dimentican­do nazionalit­à, religioni, colori della pelle e lo sfratto. Basta un gessetto, il disegno della campana per terra, e sono risate.

Più cupi gli adulti. Solo voci, niente nomi e cognomi, è il patto se si vogliono racconti: «Ci hanno sgomberato senza prima darci una soluzione. Rifugiati politici? Non ci sono. Dal Comune arrivò una proposta: dividere le famiglie, mettere madri e bambini in qualche posto, gli uomini in mezzo a una strada. Inaccettab­ile. E poi tanti bambini sono iscritti alle scuole di Cinecittà, alla Don Gioacchino Rey in via Laparelli. Adesso, tra pochi giorni, come faranno? Nessuno ci risponde». Altre voci: «Niente servizi igienici, si ricorre alla pazienza di bar e ristoranti della zona, per lavarsi ci sono gli amici o le docce sotto al colonnato di san Pietro per i senza tetto. I bagni chimici, chiesti e richiesti, mai arrivati». Sulla sinistra del portico funziona un lavandino di fortuna, proprio sotto la tomba dell’incisore Volpato firmata da Canova, con un tubo attaccato a un rubinetto della Basilica: si lavano i panni e si stendono. E per mangiare? «Tantissimi aiuti degli abitanti di qui. Da questa e altre parrocchie. No, la Caritas non si è vista. Né si è vista la Comunità di Sant’Egidio.

L’emergenza I religiosi: affrontiam­o l’emergenza, è lo spirito di papa Francesco

È venuta la Ronda della solidariet­à, una onlus. Aspettavam­o l’Elemosinie­re del Papa che aiuta tutti, ma… Poi ci sono i turisti, tanti: fotografan­o, non credono ai loro occhi, regalano biscotti e caramelle ai bambini». Di fronte alla tendopoli palazzo Odescalchi, sulla sinistra palazzo Colonna, due regge del patriziato romano. Alberto li guarda: «Roma, ogni sera, diventa un dormitorio all’aperto e nessuno se ne occupa… Ci fanno sentire colpevoli di essere poveri».

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In attesa Circa 100 persone di diverse nazionalit­à dopo uno sgombero si sono accampate nel portico della Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma, con il consenso dei frati (LaPresse)
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Vita quotidiana Sotto al portico ci sono tende per dormire, ma anche acqua per le prime necessità (LaPresse)
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