Corriere della Sera

«Via la parola Nord? A Pontida vedremo leghisti di tutta Italia»

Salvini: in Sicilia l’unico che può vincere è Musumeci

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«No, non temo inciuci. Sono convinto che gli errori del passato abbiamo fatto capire a Forza Italia di essere alternativ­a alla sinistra». Matteo Salvini risponde al Corriere subito dopo un barbecue con i militanti leghisti a Pinzolo, in Trentino, in cui sta trascorren­do alcuni giorni di riposo con la figlia. Il che lo mette di «umore eccellente». Al punto che, persino sulla legge elettorale, non drammatizz­a i rapporti con gli alleati.

Con Forza Italia non sono ancora rose e fiori...

«È stato un ottimo agosto, ci stanno venendo dietro su tante cose. E dunque, credo che parecchi ricorderan­no chi quelle cose le ha dette per primo».

A che cosa si riferisce?

«Ci sono ormai tanti sindaci del Pd che non accettano più gli immigrati, Regioni in cui si parla di referendum sull’autonomia Insieme nel 2015 come quelli voluti dalla Lega. Il rivedere i trattati europei prima lo dicevo soltanto io, ora è diventato di moda. Persino Renzi ha parlato di flat tax. Diciamo che il clima è favorevole».

Torniamo a Forza Italia. Per esempio, Berlusconi continua a puntare su un sistema proporzion­ale.

«Se la legge elettorale, per colpa soprattutt­o del Pd e di Renzi, sarà proporzion­ale, io proporrò ai possibili alleati un programma comune. Un qualcosa da sottoscriv­ere tutti insieme, e poi ciascun partito farà la corsa con la sua identità. Se ciascuno firma, quello è il programma di una coalizione che nasce comunque. Da una somma di voti intorno a un programma su cui ci si è impegnati. Poi, come dice Berlusconi, chi prende un voto più degli altri esprime il premier».

Insomma, vi va bene qualsiasi sistema elettorale?

«Chiaro, io preferirei una legge che la sera del voto dice chi ha vinto e non permette di inventarsi alleanze contro natura. Però, ripeto: sono fiducioso. Forza Italia non ripeterà gli errori del passato».

Berlusconi dice anche che il programma è già fatto al 95%. È d’accordo?

«Bisogna parlarne e lo faremo. Nel nostro programma c’è la tassazione della prostituzi­one. Non pretendo che anche gli altri siano d’accordo. Ma sulla cancellazi­one della riforma Fornero, invece, pretendo il sì. Insomma, ci sono dei punti che devono davvero essere concordati».

In Sicilia Berlusconi sembra puntare su Gaetano Armao. Voi no. Questo non è un problema?

«In Sicilia l’unico candidato che può vincere è Nello Musumeci, con un centrodest­ra allargato ma che tiene a distanza gli Alfano e i Cuffaro. E vincere in Sicilia sarebbe un grande segnale per il futuro, anche perché i 5 Stelle stanno dimostrand­o il loro nulla».

Se la legge elettorale resterà proporzion­ale, io proporrò agli alleati un possibile programma Poi ciascuno farà la corsa con la sua identità

Impossibil­e che voi sosteniate Armao?

Sulla cancellazi­one della riforma Fornero pretendo che anche gli altri siano d’accordo. Insomma, ci sono punti ancora da concordare

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Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si abbraccian­o sul palco al termine della manifestaz­ione della Lega a Bologna l’8 novembre 2015 (Afp)

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