Pressing M5S sui vitalizi: «Basta giochetti, votiamo subito»
ROMA Il Movimento 5 Stelle non si fida e va in pressing sui vitalizi. A una settimana dalla riapertura dell’attività parlamentare, chiede che il disegno di legge, approvato alla Camera a fine luglio, sia messo in cima all’agenda delle commissioni a Palazzo Madama.
A mettere in allarme i 5 Stelle sono state le parole del capogruppo del Pd Luigi Zanda che, l’altro giorno, ha spiegato che i dem non vogliono affossare la legge ma che «è necessario un approfondimento». Il timore principale del Pd è che il disegno di legge presentato da Matteo Richetti possa presentare profili di incostituzionalità. Ma c’è anche una fronda di senatori dem, guidati da Ugo Sposetti, che minaccia di approfittare della fragilità della maggioranza per seppellire il ddl. Vito Crimi, M5S, ammonisce: «È finita l’era dei giochetti firmati Zanda. Ora alla prova dei fatti, vedremo se hanno davvero intenzione di abolire gli odiosi vitalizi oppure di affossare la legge». Va in aiuto su Twitter il collega Danilo Toninelli: «E anche oggi un altro piddino ha difeso i vitalizi. Basta. Il Pd dica chiaramente se vuole votare la Richetti o tenersi i privilegi». Ma il senatore dem Francesco Russo accusa Grillo e i suoi di contraddizioni. Mentre Toninelli ha proposto l’abolizione in Costituzione, spiega, «il suo collega Crimi ha paura anche solo di sentire in commissione il parere di costituzionalisti autorevoli e indipendenti».
Il primo ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali del Senato sarà probabilmente il 6 settembre. Se davvero si vorrà modificare il testo, considerando anche che in quei giorni entrerà nel vivo il confronto su legge di bilancio e legge elettorale, i margini per un varo diventeranno sempre più stretti.