Corriere della Sera

Gori vara lo staff Con lui il regista della campagna di Brugnaro

- Andrea Senesi

Alessio Cavarra, sindaco di Sarzana

È tutto pronto, lo staff, la raccolta fondi e il messaggio da consegnare all’ala sinistra della coalizione: «Se davvero volete le primarie in autunno, io certo non mi tiro indietro ». Giorgio Gori va di corsa, la sfida a Roberto Maroni per la Lombardia è lanciata. La squadra del candidato governator­e si compone per ora di tre persone: il coordinato­re Titta Magnoli (tesoriere del Pd locale), il mago delle campagne elettorali Mauro Ferrari — ultimo exploit in carriera: la vittoria di Luigi Brugnaro a Venezia — e infine il renzianiss­imo (e giovanissi­mo) consiglier­e del Pirellone Jacopo Scandella. A questo nucleo è destinato ad aggiungers­i presto Christophe Sanchez, attualment­e capo di gabinetto del Comune di Bergamo. Personaggi­o dalle mille biografie, il braccio destro di Gori: militare decorato in Francia, poi allevatore di cavalli e infine il ritorno in Italia per lavorare in tivù grazie a Sergio Japino, il marito di Raffaella Carrà. In Mediaset Sanchez scala le gerarchie e diventa autore di programmi, prima di seguire Gori a Magnolia dove «inventa» il format di Camera Café. Scontato che prima o poi l’aspirante presidente della Lombardia lo convochi per la nuova avventura. La squadra c’è già, i soldi arriverann­o. Gori e i suoi lanceranno a breve la campagna per la raccolta fondi: offerta minima da tre euro e via a salire, secondo il modello delle primarie di Renzi, con l’obiettivo dichiarato di dipendere il meno possibile dalle casse dei partiti. E a proposito: domani il sindaco e i suoi incontrera­nno i vertici regionali del Pd per sciogliere l’equivoco delle primarie. I colonnelli locali di Mdp reclamano i gazebo per la scelta del candidato, anche perché le prime uscite di Gori sul referendum autonomist­a (lui voterà Sì) e sull’eredità del formigonis­mo («Aveva un’idea del fare politica») hanno fatto storcere più d’un naso a sinistra. Gori avrebbe però già incassato il via libera di Pier Luigi Bersani. I due si sono visti a Roma agli inizi di agosto e l’ex segretario pd avrebbe garantito il sostegno di Mdp alla sfida dell’ex manager Mediaset.

La minaccia della Regione di revocare il patrocinio è incredibil­e A chi può far paura la presentazi­one di un libro o le idee in esso contenute?

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I volti Dall’alto, Christophe Sanchez, Titta Magnoli e Mauro Ferrari

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