Corriere della Sera

ISCHIA, IL TERREMOTO E I MALINTESI SULL’INFORMAZIO­NE

- Di Marco Demarco

Casamiccio­la e l’informazio­ne: una questione che si riapre. A poche ore dall’ultima scossa, c’è lo scontro in diretta tra Paolo Poggio di Rai Uno e il sindaco Enzo Ferrandino. Poi il crescendo, fino all’omelia del vescovo che assolve l’abusivismo da ogni colpa. Ischia è l’isola di Rizzoli, di Visconti, degli attori di Hollywood. È una capitale del gossip. Ma a sentire gli amministra­tori locali lo è anche del suo opposto, del malinteso, dell’equivoco informativ­o. «Hanno fatto più danno i media che il terremoto», dicono. Ischia diventa così una questione per i vulcanolog­i (c’è stato un malinteso anche sull’epicentro e sull’ipocentro); per i politici (che fare con le case «fuorilegge»?); e anche per i giornalist­i. Quanta informazio­ne dare? Meglio abundare o deficere? Siamo nel campo dei massimi sistemi, ma quest’isola può insegnare qualcosa. Il gossip, infatti, è un eccesso di notizia, dice più del necessario: come le foto della Merkel che si cambia il costume o le cronache dei vip in discoteca. Il malinteso è invece un difetto di notizia, dice meno del dovuto, e sottraendo confonde. Nel caso specifico, per i sindaci e gli albergator­i non si sarebbe detto abbastanza che Casamiccio­la è solo una parte di Ischia e che, come lo show, anche il turismo must go on. È il pluralismo dei diritti e degli interessi. Ma è appunto tra il dire troppo e il dire troppo poco che si gioca la partita della buona informazio­ne. E poi c’è il precedente. Vero o falso che tra le macerie del terremoto del 1883 il papà di Benedetto Croce suggerì al figlio di offrire soldi ai soccorrito­ri per essere salvato prima degli altri? «Dicerie», dicono i familiari: il filosofo, unico testimone, non ne parlò mai. Ma Roberto Saviano da lì è partito per una riflession­e sulla corruzione. Gossip o malinteso? Sul passato deciderann­o i giudici del processo per diffamazio­ne. Ma per il presente tocca ai contempora­nei trovare il giusto equilibrio tra la parte e il tutto. In un tempo, per giunta, in cui le parti si moltiplica­no e il tutto si connette.

@mdemarco55

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