Corriere della Sera

Dybala incanta Buffon anti Var

La Juve va subito sotto poi rimonta Prima tripletta dell’argentino e durissimo attacco del capitano: «Sembra di giocare a pallanuoto»

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Serie A 2ª giornata Genoa Juventus 2 4 Paolo Tomaselli

È il minuto 60 di una partita appiccicos­a di caucciù. Paulo Dybala si avvicina alla panchina di Allegri e urla: «Oh mister! Come dobbiamo giocare?!». Nel cantiere di lusso della Juve è appena entrato Matuidi per Khedira, il risultato è fermo sul 2-2 ma la Signora in giallo si è già scrollata di dosso i brividi di inizio partita. C’è una partita da vincere, però. E una confusione generale da cancellare, una volta che il Genoa ha smesso di aggredire ogni metro di campo. La Juve ritrova il passo e l’assetto giusti col 4-2-3-1 per completare il sorpasso. E sotto di due gol dopo 7’ (non succedeva dal 1992...), prima completa la rimonta con un gran gol di Cuadrado e nel finale la sigilla, con il 4-2 di Dybala, alla sua prima tripletta: mai la Juve dei 6 scudetti aveva rimontato 2 gol di scarto, per poi vincere. Ma questa squadra era andata in apnea sul 2-0 anche contro la Lazio in Supercoppa, segno che i lavori in corso sono in pieno svolgiment­o.

Come del resto è da aggiustare il meccanismo della Var: il rigore dato contro la Juve è netto (ma come contro il Cagliari non era stato visto dall’arbitro) però l’azione di Galabinov prima dell’atterramen­to da parte di Rugani è viziata da un fuorigioco. Sul secondo penalty, questa volta a favore della Juve per un braccio aperto di Lazovic su tiro molto ravvicinat­o di Mandzukic, non ci sono contestazi­oni. Ma anche in quest’occasione Banti aveva concesso solo calcio d’angolo. «Ci vuole pazienza — sintetizza Allegri —. Lavorerann­o per migliorare». Capitan Buffon invece è furioso e vuole il Varicidio: «Non avrei dato nessuno dei due rigori. Se ne sta facendo un uso sproposita­to, così è calcio da laboratori­o e non sapremo più il valore dell’arbitro. L’anno scorso abbiamo avuto 3 rigori a favore, quest’anno arriveremo a 50. Ma non va bene: sembra di giocare a pallanuoto, ogni volta che si toccano, si ferma tutto. L’arbitro non prende più decisioni».

Forse è più facile il compito che attende Allegri, rispetto a quello degli arbitri, perché il saldo tra l’enorme potenziale a disposizio­ne dei bianconeri e la qualità povera del gioco espresso è ancora negativo, come dimostra il tentativo nel primo tempo di far giocare Cuadrado mezzala, con Dybala largo a destra in una sorta di 34-3 a specchio del Genoa. «Siamo stati di parola. Non abbiamo fatto come un anno fa, quando ne prendemmo 3 in 27’ — chiosa Max —. Abbiamo fatto peggio. Dobbiamo migliorare anche la condizione atletica. Ma contava arrivare alla (LaPresse) sosta con 6 punti».

Per rimontare l’autogol iniziale di Pjanic dopo 19” (su «assist» di Chiellini in una carambola) e il rigore di Galabinov, più che il gioco sono arrivate le grandi giocate: quella di Pjanic e Dybala sul primo gol, quella di Mandzukic nell’assist per il bellissimo 3-2 di Cuadrado e quella sempre della Joya per il quarto gol. Le uniche solide certezze per adesso sono quelle di Paulito. Ma per capire come gioca davvero questa Juve extralarge, dovrà aspettare anche lui.

 ??  ?? Uomo partita Paulo Dybala è stato il mattatore della sfida tra Genoa e Juventus. L’argentino ha realizzato la prima tripletta con la maglia bianconera
Uomo partita Paulo Dybala è stato il mattatore della sfida tra Genoa e Juventus. L’argentino ha realizzato la prima tripletta con la maglia bianconera

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