Corriere della Sera

Pole record Hamilton tra emozione, lacrime e preghiere per Michael

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DAL NOSTRO INVIATO

Il primato, il record di pole position eguagliato, le lacrime. Il passato e il presente che si mescolano nel frullatore della commozione: «È qui, nel 1996 — dice Lewis Hamilton — che seguii la mia prima gara di F1. Avevo 11 anni, ero venuto a vedere Schumacher: mi passò davanti alla curva uno, il motore tuonò e per l’emozione vibrai anch’io; quel giorno la passione per questo sport divampò. Essere ora in alto, con lui, è qualcosa di surreale ed è un’esperienza che rende umile,stiamo parlando di una leggenda». 68 pole. Michael e Lewis, eroi della F1 di due ere contigue e per questo anche avversari in pista, accomunati da una sottile linea emotiva.

Doveva succedere ed è bene che sia capitato qui, sul circuito dove Schumi debuttò, dove vinse il primo Gp e dove stamane il figlio Mick, con la Benetton che diede a papà il primo dei 7 titoli iridati, rispolvere­rà la sua gloria e ci farà anche rammentare la dura rincorsa alla vita che il più grande di sempre sta effettuand­o dopo l’incidente sugli sci. «Prego ogni giorno per lui: l’ho sempre ammirato e Michael resta il migliore» sillaba Lewis una volta uscito dalla Mercedes che ha più volte stritolato il record Amarcord Schumacher stringe la mano a un giovane Hamilton che ieri ha eguagliato il suo record di 68 pole (Afp)

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