La botta tedesca fa male, ma l’Italia può raddrizzare il suo Europeo
Urla Il c.t. azzurro Gianlorenzo Blengini cerca di dare la sveglia ai suoi. Contro la Germania l’Italia si è ammosciata nel tie-break decisivo (Ipp)
Vietato nascondersi dietro la Francia. L’Italia non è la sola a leccarsi le ferite già dopo la prima partita dell’Europeo, d’accordo. Hanno perso i transalpini campioni in carica senza N’Gapeth. Ha perso la Polonia padrona di casa davanti ai 65 mila tifosi dello stadio di calcio di Varsavia, dove si è giocata la partita inaugurale contro la Serbia. E non al tie break, proprio un 3-0 senza storia. Ma guai a prendere il mal comune come alibi. O pensare che si parta tutti dalla stessa situazione, allora.
La sconfitta degli azzurri contro la Germania di Giani arriva da lontano. Ha evidenziato i limiti di un gruppo che non erano certo sconosciuti. Se Oleg Antonov, titolare azzurro, deve andare a giocare a Vibo Valentia perché a Trento negli ultimi anni ha visto solo la panchina, questo è un dato di fatto. Se il gioco veloce di Simone Giannelli — lui sì un fenomeno, anche se non sempre lucido — fa fatica a sbloccare il braccio di Vettori (il sostituto di Zaytsev) è perché Vettori ha caratteristiche diverse o perché non è Zaytsev? E stiamo parlando del miglior marcatore dell’Italia.
Luca Vettori, 18 punti e 45% di positività in attacco, dopo il primo set ha preso coraggio e messo a segno punti importanti. Ma al tie break è scomparso, come tutti. E invece l’opposto questo «lusso» non ce l’ha. Non difende, non riceve. Deve solo attaccare. Da lui (e Filippo Lanza) deve comunque ripartire l’Italia che adesso non ha più alternative.
A partire da oggi, diretta alle 17.30 su Rai 2, deve battere la Slovacchia in una sfida ampiamente alla portata dei ragazzi di Blengini e prendere consapevolezza che arrivare alla semifinale europea è ancora possibile. Ma a patto che non si facciano confronti o calcoli. Da ora in avanti conta solo vincere. Arrivando seconda (o terza) l’Italia dovrà passare dai playoff se vuole accedere ai quarti e da lì al sogno medaglie.
Domani sera, dopo l’ultima partita del girone contro la Repubblica Ceca (ore 20.30, Rai1), le conseguenze della sconfitta con la Germania avranno un nome.