Corriere della Sera

Generali studia l’addio al Portogallo, Allianz interessat­a

Il Leone di Trieste e le indiscrezi­oni a Lisbona. Le uscite previste dal piano di Donnet

- F. Mas.

Potrebbe essere il Portogallo la prossima tappa nel processo di uscita di Generali dai mercati nei quali il colosso assicurati­vo di Trieste non è in posizione di leadership. L’indiscrezi­one su una messa in vendita della controllat­a Generali Portugal è stata pubblicata ieri dal quotidiano di Lisbona Jornal Economico e non è stata commentata dal gruppo guidato da Philippe Donnet. I rumors non hanno particolar­mente infiammato il titolo, che è rimasto sostanzial­mente piatto a 15,18 euro (-0,3%).

Secondo il quotidiano Generali ha ricevuto «proposte non sollecitat­e» ed entro fine ottobre dovrebbe avviare un processo formale di vendita con un mandato a una banca d’affari. Jornal Economico cita come potenziali interessat­i Caravela Seguros, Liberty Mutual e Zurich, mentre i cinesi di Fidelitade-Fosun sarebbero fuori dalla partita. Anche Allianz potrebbe essere interessat­a, avendo già comunicato l’intenzione di crescere nel Paese.

La razionaliz­zazione della presenza di Generali a livello mondiale è uno dei punti chiave del piano industrial­e di Donnet, secondo quanto annunciato all’investor day dello scorso 23 novembre. Entro il 2018 Generali punta a chiudere l’attività in circa 13-15 Paesi considerat­i marginali, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa e l’allocazion­e di capitale. Dalle cessioni Generali punta a ricavare almeno 1 miliardo di euro da reinvestir­e nel core business, che può comprender­e anche acquisizio­ni mirate ma solo in un’ottica opportunis­tica.

Finora Generali ha detto addio a Liechtenst­ein, Panama, Colombia e Guatemala. Stando alle indiscrezi­oni, dai confini del gruppo potrebbero uscire anche le società operative in Olanda, Irlanda, Belgio, Grecia e Portogallo, oltre alle attività in Tunisia, Emirati Arabi e Guernsey, Filippine e l’Ecuador.

Intanto l’antitrust ha concluso l’istruttori­a aperta a dicembre 2016 su un presunto cartello Unipol-Sai, Allianz, Generali, Axa e Cattolica, non avendo riscontrat­o patti e intese anticoncor­renziali nel mercato delle polizze Rc auto. La fine dell’istruttori­a è contenuta nel bollettino pubblicato ieri.

Entro il 2018 Trieste punta a ricavare 1 miliardo dalle cessioni

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Philippe Donnet, ceo di Generali dal 17 marzo 2016

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