Centrodestra unito in Sicilia Parte la corsa di Musumeci
ROMA In Sicilia il centrodestra unito adesso è realtà. Dopo settimane in cui si sono rincorse le candidature ieri è stato il giorno della sintesi in vista delle regionali del 5 novembre. In una conferenza stampa Gianfranco Micciché ha incoronato Nello Musumeci candidato alla presidenza della regione. E l’ex An prima di ogni cosa ha strizzato l’occhio al coordinatore azzurro: «Il senso di responsabilità è stato il lievito di questo progetto. Per questo voglio ringraziare i leader di tutte le forze politiche. A cominciare da Gianfranco Miccichè: si è detto che il mio rapporto con lui è agrodolce. In realtà è più dolce che amaro». Poi ha esaltato l’importanza della ritrovata unità. Finiti i festeggiamenti, da domani «ci aspetta una lunga campagna elettorale, con la strada in salita ma con il vento a favore». Al fianco di Musumeci ci sono l’avvocato Gaetano Armao, caldeggiato da Berlusconi, e l’ex rettore di Palermo Roberto Lagalla. Il trio che è stato ribattezzato come «tricket» costituirà l’asse portante della squadra del centrodestra. Ad Armao sarebbe già stata promessa la carica di vice e una delega pesante come quella all’Economia. Mentre a Lagalla o l’Istruzione o la Sanità.
E proprio ieri sul tavolo di Berlusconi è arrivato un sondaggio di Alessandra Ghisleri. Secondo lo studio di Euromedia Reaserch, in Sicilia la coalizione di centrodestra sarebbe al 37%, oltre quattro punti avanti il M5S (33,7%), e soprattuto sopra il centrosinistra (20,7%). Per quanto riguarda i candidati, Nello Musumeci avrebbe un consenso personale del 34%, il grillino Giancarlo Cancelleri del 33%, mentre il «civico» del centrosinistra Fabrizio Micari del 16%. Ma c’è un dato che avrebbe fatto sorridere il leader di FI. Secondo il sondaggio, Alternativa popolare, il partito di Angelino Alfano, sarebbe quotato al 3%. «Avete visto che fine ha fatto Angelino?», ha esclamato Berlusconi.