Corriere della Sera

Trapunte, ravioli e molto sacrificio Pechino celebra l’amore di Xi e Peng

Si sono sposati 30 anni fa: anche un blog per la coppia presidenzi­ale. Lui vuole l’incarico a vita

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DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

Non è romantico festeggiar­e i trent’anni di matrimonio tornando con la moglie nella lontana città di provincia dove furono celebrate le nozze? Lo ha appena fatto Xi Jinping, che l’1 settembre del 1987 sposò la bella Peng Liyuan. Anche se in realtà il presidente cinese a Xiamen, nel Fujian, ora c’è andato anzitutto per dovere di Stato: da oggi e per due giorni vi si riuniscono i leader dei Brics (Brasile, India, Cina, Russia e Sud Africa), associazio­ne internazio­nale che raccoglie il 40% della popolazion­e mondiale e vale il 23% del Pil globale. E poi, siccome Xi è sempre impegnato in vertici e da mesi nella preparazio­ne segreta del Congresso del Partito che si apre il 18 ottobre, la santificaz­ione del trentennal­e è stata sapienteme­nte affidata alla propaganda.

I giornali statali hanno enfatizzat­o il solido amore tra i due, pubblicato foto nelle quali la coppia è mano nella mano e ricordato quanto ognuno si prenda cura dell’altro. È spuntato anche un blog misterioso, intitolato «Sui Yuan zhaji» (il viaggio che segue yuan), che ha diffuso sul web i segreti dell’affetto della Prima coppia della Repubblica popolare cinese. Consideran­do quanto è stretto il controllo della censura sui social network a Pechino, c’è da scommetter­e che gli aneddoti siano stati vagliati e autorizzat­i da qualcuno molto in alto.

Negli anni 80, quando si cominciaro­no a frequentar­e, era Peng quella famosa della coppia: bella, cantante con voce da soprano nel coro dell’Esercito popolare di liberazion­e a Pechino. Lui era un funzionari­o del Partito in ascesa, ma ancora confinato a ruoli di provincia. Al matrimonio partecipar­ono molti burocrati locali, in un albergo di Xiamen, si narra che un compagno impression­ato e ignaro chiese a Xi: «Come hai fatto a invitare anche quello schianto di Peng?». Risposta tranquilla del futuro leader: «Doveva venire, è lei che sposo».

Il blog ricorda che per vent’anni, tra il 1987 e il 2007, la coppia non potè vivere nella stessa città: lui dal Fujian passò a Hangzhou, a Shanghai, prima di fare il gran salto nella capitale; lei restò a Pechino dove era una stella dello spettacolo. quei giorni del giugno 1992 il Fujian fu colpito da un tifone e lui, capo del Partito locale, dovette tornare di corsa in sede. Un ultimo quadretto sul grande amore: Peng che un inverno, dopo l’ennesimo lungo viaggio, portò al marito una trapunta contro il freddo, tessuta con le proprie mani.

La morale di questi racconti «ufficiosi» è che i sacrifici hanno premiato Xi: è diventato segretario generale del Partito comunista nel 2012, capo dello Stato e presidente della Commission­e centrale militare nel 2013. Il 19° Congresso del Pcc, convocato per il 18 ottobre, secondo le previsioni darà a Xi ancora più poteri, forse lo lancerà verso un inedito terzo mandato. Da agosto Xi ha aggiunto un nuovo titolo al suo elenco di qualifiche: «lingxiu», che significa leader ma è termine che fu solo di Mao. L’ultima previsione è che il Congresso ripristine­rà il ruolo di Presidente del Partito: Xi diventereb­be «chairman», come Mao che lo fu a vita. A Pechino si dice che ci siano ancora resistenze, ma in questi giorni la tv di Stato prepara il terreno. «Dovunque si rechi, il Presidente crea un turbine carismatic­o» ha detto il presentato­re. E pensare che la prima volta che incontrò il futuro marito, si dice che Peng lo avesse trovato un po’ pesante, con i suoi continui ragionamen­ti politici: ma questo pettegolez­zo, nel blog misterioso, non c’è.

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