Berlusconi: io sono in campo L’asse nell’isola anche per l’Italia
«Un’alleanza ampia e plurale, unita e innovativa, capace di parlare al nostro elettorato tradizionale ma anche ai tanti elettori che hanno perso la fiducia nella politica». Così si vince, garantisce Silvio Berlusconi che in un messaggio inviato ai giovani azzurri di Campus Everest benedice il ticket Nello Musumeci-Gaetano Armao con cui il centrodestra parte alla conquista della Regione Sicilia. Una coalizione allargata che potrebbe tornare buona alle politiche nazionali della prossima primavera «per assicurare anche all’Italia cinque anni di buon governo».
La tornata elettorale di novembre - in palio c’è la guida di Palazzo d’Orleans «importantissima perché riguarda una regione importante, non solo come laboratorio politico nazionale» segnerà il suo prepotente rientro sulla scena, celebrato da una foto (di qualche settimana fa) che Lucia Ronzulli ha postato sul suo profilo Instagram: Berlusconi e sua figlia Marina, di spalle, che passeggiano nella campagna francese. Scrive Ronzulli: «Un’estate tutta lavoro e famiglia. Così il presidente Berlusconi si è preparato alle prossime battaglie di libertà per le elezioni regionali e nazionali».
«Scenderò in campo personalmente — promette intanto l’ex premier — per invitare quei siciliani che, disgustati dalla politica e dai politici, si sono rassegnati e avevano scelto di non votare,ad aiutarci a dare vita a una nuova stagione, con un programma serio affidato a candidati di rigorosa onestà e provata competenza. Abbiamo idee e uomini giusti per un cambiamento rivoluzionario, rispetto ai lunghi anni di malgoverno della sinistra e alla pericolosa inconsistenza dell’alternativa di Grillo». E da Merano, dove ha trascorso altri tre giorni di vacanza benessere e detox da Henri Chenot, il ritemprato leader di FI svela al
Corriere dell’Alto Adige l’identikit del suo candidato premier: «Il partito più forte della coalizione indicherà il nome che tutto il centrodestra proporrà come premier dopo aver vinto le elezioni, Salvini e io siamo d’accordo». Mentre esclude accordi di convenienza con l’Ap di Angelino Alfano: «Non possiamo pensare di allearci alle politiche con un partito che ha sostenuto per anni i governi della sinistra».