Sette giorni alla ricerca di Maëlys la bambina scomparsa nel nulla
Francia, volontari e medium per la piccola sparita alla festa di nozze: 2 fermati e rilasciati
Più di mille volontari ieri hanno cercato ovunque Maëlys de Araujo, la bambina di nove anni scomparsa una settimana fa durante una festa di matrimonio vicino a Chambéry. Si sono dati appuntamento all’alba e per tutto il giorno hanno percorso boschi, torrenti e stagni dell’Isère, a cominciare dal villaggio di Le Pont-de-Beauvoisin dove si teneva la cerimonia, dividendosi per settori e tenendosi aggiornati su Facebook. Purtroppo la maggior parte dei messaggi finiscono con RAS (rien à signaler, niente da segnalare). Nessuna traccia significativa.
C’è chi ha trovato e fotografato una scarpa, una giacca, due magliette, ma nessuna della taglia da bambina o considerata utile per le indagini. Anche una medium ha cercato di dare un contributo, indicando tre zone dove andare a cercare. Il grande momento di solidarietà si ripeterà oggi, nel momento più difficile dell’inchiesta: sono state interrogate 250 persone, due fermate ma poi rilasciate, e «nessuna pista è privilegiata» ripete il procuratore, il che a una settimana dalla scomparsa equivale a dire che le indagini sono a un punto morto.
L’organizzatore delle ricerche dei cittadini si chiama Nour-Eddine Ghaoui, è un informatico e campione francese di powerlifting (disciplina simile al sollevamento pesi), abita a pochi chilometri da Le Pont-de-Beauvoisin e ha una figlia dell’età di Maëlys, «una cosa che fa male al cuore. Non si può stare con le braccia incrociate, ho pensato che dovevo fare qualcosa e che qualcuno mi sarebbe venuto dietro. Ma cre- devo che saremmo stati in tre o quattro auto, al massimo una trentina di persone».
Invece hanno risposto in centinaia da tutti i paesi vicini, molti sono arrivati anche da Grenoble e torneranno oggi, il comandante dei gendarmi Jean Pertué dice che «ci danno una mano importante, non è escluso che alla fine una di queste persone riesca a trovare un indizio rilevante».
La bambina è scomparsa nella notte tra sabato e domenica della scorsa settimana, mentre i bambini erano riuniti in una grande stanza e gli adulti ballavano. Intorno alle 2 e 30 i genitori si sono accorti che la bimba non era più dove l’avevano lasciata. Hanno cominciato a cercarla, alle 3 il deejay ha fermato la musica e All’opera Alcuni volontari consultano le mappe prima di iniziare le ricerche della bimba sparita ha chiesto se qualcuno avesse visto Maëlys, alle 4 è intervenuta la polizia.
Tre giorni fa un amico del padre è stato fermato perché era caduto in qualche contraddizione e per altri indizi: si era assentato durante la festa, aveva dei graffi nelle mani e il giorno dopo è stato visto lavare l’auto. Forse per nascondere tracce di Maëlys? In realtà, il 34enne si era alzato da tavola durante la cerimonia per cambiarsi la camicia dopo essersi macchiato, aveva le mani graffiate per avere raccolto dei lamponi, e ha lavato l’auto perché stava per venderla e consegnarla all’acquirente, come previsto da tempo. È stato rilasciato senza accuse, come un altro 34enne suo conoscente in un primo tempo fermato per essere messo a confronto. I due giudici istruttori hanno aperto un fascicolo «contro ignoti per rapimento di minore».