Le Maire: lavoriamo alle privatizzazioni «Compromesso per Stx»
Il ministro francese: sarebbe un risultato positivo per tutti
La nuova Francia di Emmanuel Macron si presenta al workshop Ambrosetti con la compostezza del ministro dell’Economia Bruno Le Maire, che elenca i contenuti di quella che sarà «una trasformazione senza precedenti». Le Maire mostra il lato dialogante, dopo lo schiaffo dato al nostro governo con la decisione di nazionalizzare temporaneamente i cantieri navali di Saint-Nazaire per non far finire il controllo della società Stx nelle mani di Fincantieri.
Le Maire parla di «incomprensioni delle scorse settimane» da superare. L’appuntamento è a Roma l’11 settembre con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan per trovare un «compromesso» prima del vertice di fine mese tra il presidente francese Macron e il premier Gentiloni. «Sono sempre del parere che una cooperazione tra la Francia e Fincantieri resti la migliore opzione per Saint-Nazaire — ha detto Le Maire —. Dobbiamo risolvere alcuni problemi, dobbiamo trovare un compromesso, ma sono profondamente convinto che se tutti sapranno fare uno sforzo troveremo un compromesso prima della fine di settembre». Dettagli sulle possibili soluzioni non ne ha forniti, ma Le Maire è convinto che «il compromesso su Stx potrebbe essere l’inizio di una magnifica storia industriale tra i nostri Paesi», fermo restando che «costruire nuove società europee tra la Francia e l’Italia sarebbe un risultato positivo per tutti». Altro motivo di frizione tra Parigi e Roma è il caso Tim, di cui è primo azionista la francese Vivendi, su cui il governo sta valutando un eventuale esercizio del «golden power». Il dossier sarà sul tavolo insieme a quello di Fincantieri.
Che i francesi stiano pensando a una nuova «offerta migliorativa» lo conferma Emma Marcegaglia. In qualità di presidente di Business Europe (l’associazione degli industriali europei), Marcegaglia ha partecipato a un pranzo ristretto con il ministro Le Maire, con il presidente di Generali Gabriele Galateri di Genola e il vicepresidente di Tim Giuseppe Recchi. «Sicuramente presenteranno un’offerta migliorativa — ha spiegato —. Se sia sufficiente non lo sappiamo».
Del resto la Francia ha bisogno anche dell’Italia se vuole «costruire con tutti i partner, specialmente con la Germania, un’eurozona più integrata, completarla e farla diventare più forte, come la Cina e come gli Usa». Ancor di più c’è bisogno di Roma se l’obiettivo politicamente più ampio è quello di far sì che «l’Europa reagisca come un continente unico». Per Le Maire «serve un fondo monetario europeo come l’Fmi e un ministro delle finanze a livello dell’eurozona che possa avere un ruolo chiave. Per essere forti c’è bisogno di convergenza e unità». E ha ribadito l’asse franco-tedesco: «La collaborazione tra Merkel e Macron è molto stretta».
La strategia francese per «recuperare il ritardo» e «realizzare il potenziale di crescita» prevede una riforma del mercato del lavoro, il taglio delle tasse, investimenti in innovazione. «Sto lavorando a un piano di privatizzazioni che verrà reso noto a breve per finanziare l’innovazione», ha aggiunto Le Maire. Ma a quel punto è stato pizzicato dall’ex premier Enrico Letta, che gli ha chiesto quale coerenza ci sia tra questa scelta e la posizione tenuta nel caso Fincantieri.
Privatizzazioni Le Maire: «Sto lavorando a un piano di privatizzazioni, verrà reso noto a breve»