Ventura si inchina alle Furie «Noi siamo umani, loro meno» Tavecchio: «Formula ridicola»
Insigne: «Il Mondiale? Faremo l’impossibile per andarci»
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
Musi lunghi, lunghissimi. Perché questo era il primo reale crocevia sul cammino verso il Mondiale russo, e tutti, gli azzurri per primi, se lo aspettavano diverso. Che sarebbe stata dura si sapeva, ma così dura no: 40 minuti ed era già tutto finito. Partita e speranze di portare a casa quei tre punti che avrebbero significato il sorpasso in testa alla classifica del girone. La faccia del c.t. Gian Piero Ventura a fine partita è tutta un programma. «Si è vista la differenza di condizione e di qualità — le sue parole —. Abbiamo sbagliato qualcosa, ci abbiamo messo del nostro, ma abbiamo preso due gol senza subire un tiro in porta mentre il loro portiere ha fatto tre parate importanti. Ma va detto che in questo momento noi siamo umani, loro meno».
Sul 4-2-4 rimasto intatto fino alla fine il c.t. respinge addebiti: «Perché non ho cambiato? Perché stiamo portando avanti un discorso per il futuro, (Ap) un progetto, un’idea, e una partita non può cambiare tutto. Io ho fiducia, una sconfitta non può incidere sull’autostima, altrimenti significa che non siamo competitivi». Amareggiato anche Lorenzo Insigne: «Non abbiamo fatto bene ma queste partite servono anche a crescere. Ora pensiamo a Israele, è una gara importante, poi si vedrà. Sapevamo che sarebbe stata molto dura, ora analizziamo gli errori e poi cerchiamo di correggerli. Per andare al Mondiale faremo l’impossibile».
Servirà passare attraverso gli spareggi, un’eventualità sulla quale prima del match il presidente della Figc Carlo Tavecchio s’era espresso così: «È un peccato che Italia e Spagna, due squadre che meritano entrambe di andare al Mondiale, debbano ammazzarsi fra loro per andare in Russia: il Mondiale compete a entrambe, a prescindere. Il ranking non teneva conto delle quattro stelle e ciò mi sembra ridicolo».