Orlando: entro l’anno i tribunali a pieno organico
CERNOBBIO Formale e concentrato sul tema come sempre nelle sue apparizioni a Cernobbio, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, annuncia fra dicembre e l’avvio del 2018 almeno tre novità sul fronte dell’efficienza della magistratura, un tema quanto mai urgente per la platea di imprenditori e manager del forum The European House Ambrosetti a Villa d’Este. Sarà varato innanzitutto il processo penale telematico, un’innovazione che nelle intenzioni di Orlando dovrebbe replicare il successo del processo civile telematico, che ha portato solo nel 2016 a un risparmio di 66 milioni di euro. «Noi siamo l’unico Paese europeo che ha integralmente digitalizzato il processo civile. Il prossimo anno ci sarà l’avvio della digitalizzazione anche nel penale. I progressi della giustizia sono registrati in modo chiaro nelle classifiche internazionali. Nella “Doing Business” siamo passati nell’arco di tre anni dal 156esimo posto al 108esimo per la risoluzione delle controversie commerciali. Se questo progresso si confermasse nei prossimi tre anni ci porterebbe esattamente in linea con gli altri Paesi europei. Sarebbe un bellissimo traguardo per un Paese che ha iniziato a investire potentemente sulla digitalizzazione del processo e che oggi vede in questo ambito un’eccellenza». Entro l’anno sarà inoltre completato l’organico, carente di 1.200 magistrati, come ieri ha denunciato sul Corriere della Sera Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm. «Oggi la scopertura di organico è la più bassa da dieci anni a questa parte», ha ribattuto Orlando. «Per fine anno andremo a pieno organico perché arriveranno a maturazione i risultati di tre concorsi diversi». Inoltre sono già state effettuate 1.500 assunzioni di personale amministrativo e «altre 2.500 unità arriveranno con i concorsi. Spesso prescrizioni e lunghezza dei processi sono dovuti alle norme ma più spesso al fatto che ci sono deficit organizzativi: non c’è concretamente chi fa le fotocopie. Credo che sia la risposta più efficace in termini di tempi della giustizia». Sempre a fine anno, ha detto Orlando, dovrebbe poi essere approvata dalla Camera in via definitiva la riforma del diritto fallimentare, atteso soprattutto dalle imprese.