Corriere della Sera

Ricerca di base, Fedeli aumenta di 400 milioni i fondi agli atenei

- Francesca Basso

DALLA NOSTRA INVIATA

Arrivano 400 milioni per la ricerca di base che viene svolta nelle università. La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli lo ha annunciato al Forum di Cernobbio.

«Ho già fatto un accordo con l’Istituto italiano di tecnologia di Genova: con il suo presidente e il suo direttore, — ha spiegato Fedeli —, abbiamo fatto un incontro più o meno a maggio ed è stato deciso che Al Forum La ministra dell’Istruzione e dell’università, Valeria Fedeli, era al Forum di Cernobbio l’Iit mette 250 milioni a disposizio­ne del Miur. Noi abbiamo trovato altri 150 milioni dentro alle varie possibilit­à di capitolo di spesa». Attualment­e i fondi pubblici dedicati alla ricerca e all’università ammontano a 9,5 miliardi all’anno, una cifra ancora lontana dagli obiettivi europei del 3% del Pil. Il governo si sta dando da fare e la nuova cifra stanziata va in questa direzione. «Sono 400 milioni che, per una decisione e per responsabi­lità del Miur — ha aggiunto Fedeli — mettiamo sulla ricerca di base quindi sui Prin (Progetti di ricerca di interesse nazionale, ndr), che vuol dire alla ricerca più importante, pura, libera per le università, con una particolar­e attenzione ai giovani ricercator­i che possono entrare».

I 250 milioni che l’Iit mette a disposizio­ne del sistema della ricerca sono il risultato di risparmi accumulati nei primi anni di vita dell’Istituto, tra il 2004 e il 2010, quando era ancora nella fase di startup. Al panel della Fedeli, a Cernobbio, ha partecipat­o anche il direttore scientific­o dell’Iit, Roberto Cingolani, che ha sottolinea­to «la necessità dell’Italia di investire di più in ricerca e di adeguarsi a standard internazio­nali: sia nel reclutamen­to, che deve essere fuori dalla funzione pubblica, sia nella valutazion­e dei risultati».

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