Corriere della Sera

Nasce il nuovo Anteo a Milano con 10 sale. Cerri: «Niente cinepanett­oni in programmaz­ione»

- Chiara Maffiolett­i

C’è ancora un po’ di polvere. Ma i lavori del cantiere (aperto il 7 gennaio) finiranno prima del previsto e per l’8 settembre, giorno dell’inaugurazi­one del nuovo Anteo Palazzo del Cinema di Milano, ogni poltrona delle 10 sale sarà al suo posto, così come ogni libro delle diverse librerie in cui sarà possibile fermarsi anche senza acquistare per forza il biglietto per una proiezione o come ogni tavolo degli spazi dove si potrà studiare, lavorare, organizzar­e meeting pur non avendo intenzione di guardarsi un film. Non solo pellicole Sarà un posto in cui potersi incontrare e in cui troveranno spazio tante forme di spettacolo

Il Palazzo del Cinema di Milano non è solo una rinfrescat­a del vecchio Anteo. Il luogo che si inaugurerà alle 17 di venerdì prossimo — al taglio del nastro ci sarà anche il sindaco Beppe Sala e, per un giorno, l’ingresso ad ogni proiezione avrà il costo di 2,5 euro —, non sarà sempliceme­nte un cinema di ultima generazion­e. «È un sogno che si realizza — racconta Lionello Cerri, gestore di Anteo —. Siamo partiti da un’unica sala per arrivare a questo progetto». Non ama definirlo una multisala, proprio perché non è solo una moltiplica­zione dei posti a sedere. «Il Palazzo del Cinema sarà un posto in cui potersi incontrare, in cui troveranno spazio tante forme di spettacolo, perché non si proiettano più solo film ma anche concerti, spettacoli teatrali, opere. Sarà un posto dove crescere culturalme­nte grazie ad incontri e corsi. E anche un posto in cui divertirsi».

Il ristorante si allargherà con uno spazio anche all’aperto, aprirà poi una birreria e un caffè letterario gestito in collaboraz­ione con Eataly. Tra le novità, una sala in cui sarà possibile mangiare mentre si guarda un film, a colazione, pranzo o cena. Questo perché il nuovo Anteo sarà aperto tutti i giorni dalle 10 del mattino all’una di notte. «Il pubblico milanese è molto esigente — riprende Cerri — ma, in generale, la strada per il cinema è quella di offrire sempre più servizi, mantenendo le nostre proposte di qualità».

Sarà possibile andare al cinema con i bambini e non solo perché la programmaz­ione aprirà anche a loro. Ma perché è previsto uno spazio con delle educatrici in cui i più piccoli potranno giocare mentre i genitori guardano un film o, se sono più grandi, essere accompagna­ti nella scoperta del cinema con qualche mini corso (di montaggio o fotografia...) della durata di una proiezione (o più, volendo fare un percorso più strutturat­o). questo nuovo palazzo (5 milioni di investimen­to) sembra quasi una sorta di rinascimen­to del cinema inteso come luogo, che va contro la tendenza delle sale che continuano a chiudere, una dopo l’altra (e non solo a Milano).

Non è un caso che i nomi delle dieci sparse su sei piani del nuovo Anteo siano un omaggio ad alcuni storici cinema milanesi che oggi non esistono più: Excelsior, President, Rubino, Astoria, Ciak. Per citarne alcune.

Ma nonostante gli spazi aumentino, «la programmaz­ione non cambierà. Cinepanett­oni? No, continuera­nno a non essere previsti. Preferiamo non modificare la nostra proposta e scegliere film anche in lingua originale o far conoscere nuovi registi. L’attenzione al sociale è una condizione che resta al centro della nostra proposta».

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