Agnelli in corsa è il grande favorito Zhang jr o Fassone in commissione
Appuntamento a Ginevra: le grandi manovre per i cambiamenti e il processo di modernizzazione del calcio europeo iniziano oggi. In Svizzera. Dove i maggiori club del continente si danno appuntamento per una giornata di meeting, colloqui e votazioni alle modifiche statutarie propedeutici alla elezione del nuovo presidente, fissata per domani mattina alle 10. Dopo la cena programmata questa sera con Gianni Infantino e Aleksander Ceferin, rispettivamente presidente della Fifa e della Uefa, Andrea Agnelli verrà nominato nuovo presidente dell’Eca, ovvero l’Associazione dei club europei. Chi frequenta i corridoi delle massime istituzioni calcistiche assicura che il numero uno della Juventus sia il grande favorito all’elezione dopo che Karl Heinz Rummenigge, deciso a non ricandidarsi, ha privatamente svolto opera di endorsement verso il massimo dirigente bianconero (nel board dell’Eca da 5 anni e da due presente nell’esecutivo Uefa, artefice con Adriano Galliani, ex ad del Milan, dei quattro posti in Champions per le italiane a partire dalla stagione 2018-2019).
Non è escluso che una poltrona nei salotti europei la ottenga anche uno fra Steven Zhang e Marco Fassone poiché l’Eca ha poteri di nominare i membri delle commissioni Uefa. L’elezione a Ginevra sarà l’occasione per discutere anche dei giochi di potere in atto nella Lega di serie A. Mercoledì in via Rosellini è prevista un’assemblea dove al primo punto dell’ordine del giorno c’è l’approvazione delle linee guida del nuovo statuto. Dodici club (tra cui Juventus, Lazio e Milan), già firmatari di una lettera alla Figc tesa a dissuadere il commissario Tavecchio dal votare oggi in consiglio federale i principi informatori della Federazione, puntano a eleggere come presidente pro tempore Marco Brunelli (e Fassone come vice) per uscire dal periodo di commissariamento. Peccato che per arrivare a una elezione servano 15 voti: a ora i numeri non ci sono. Roma e Inter (presenti oggi in Svizzera l’ad giallorosso Umberto Gandini e Giovanni Gardini, Chief football operations officer dei nerazzurri) promettono battaglia.