Sul supercoupé ibrido Lexus LC 500h
È un «2 posti + 2», costa più di 100 mila euro e ha la potenza di 359 cv
Complice l’imminente motorshow di Francoforte (14-24 settembre), la Lexus rompe gli indugi e presenta il suo nuovo bolide: la LC 500, un lussuoso coupé «2 posti +2», anticipato dal concept LF-LC del 2012. Per il Vice Chief Engineer Masahito Watanabe, «l’auto simbolo della nostra idea di bellezza, design e potenza». Ciò che i giapponesi riassumono nella parola «omotenashi», cioè ospitalità, ma ben oltre il concetto comune. Una supercar «sostenibile», destinata a una clientela d’élite, che crede nelle motorizzazioni ibride e ha le possibilità per sceglierle: a oggi su 22 clienti, 21 hanno optato per la variante green da 359 cv con il motore 3.5 V6 Hybrid, solo uno ha scelto la LC 500 a benzina, con il 5 litri V8 da 477 cv.
Anche noi scegliamo la LC 500h per il test. Versione interessante perché innova la tecnologia Full Hybrid introducendo il Multi-Stage Hybrid System, che modifica coppia, potenza e accelerazione tramite un «dispositivo multifase». Cioè: un cambio a 4 rapporti Sotto, la Lexus LC 500h del nostro test. Sulla variante Sport+ (la più costosa: 115.500 euro) ci sono anche le quattro ruote sterzanti con una gestione che ne simula uno a 10 marce. E che permette — altra innovazione per le ibride Lexus — l’inserimento manuale con le leve sul volante.
In programma ci sono oltre 700 chilometri in due giorni fra Germania, Svizzera e Italia. Sprofondati al posto di guida, partiamo. Siamo in un luogo confortevole, con buona visibilità e tutti i comandi a portata di mano. Alle forme audaci della carrozzeria rispondono prestazioni enfatizzate da un vocione dal timbro decisamente sportivo. «La LC è lo stato dell’arte di design, ingegneria e tecnologia», chiosa Watanabe-san. Lunga 477 cm (per 192 di larghezza e 135 di altezza), ha un passo di 287 cm, sbalzi contenuti (93 cm davanti, 97 dietro) e una linea del cofano molto bassa. Superati gli 80 orari lo spoiler sale per evitare l’alleggerimento del posteriore. Nella variante Sport+ (115.500 euro, contro i 105.500 della Luxury) si aggiungono le quattro ruote sterzanti e il differenziale autobloccante Torsen: quel «qualcosa» in più di cui ci si accorge quando alle autobahn prive di limiti succedono prima i tortuosi saliscendi alpini che collegano il Tirolo e la Svizzera, e poi il passo Maloja.
In mezzo, giusto il tempo per una deviazione verso il castello di Neuschwanstein, famoso per le torri fiabesche che ispirarono Walt Disney, e per una notte al Waldhaus Hotel di Flims, dove Paolo Sorrentino ha girato il film Youth (2015). Un modo per ricordare che in questi giorni la Lexus è main sponsor della Mostra del cinema di Venezia.