Volkswagen T-Roc: anche la regina Golf è nel mirino
La Volkswagen sceglie l’Italia, Cernobbio (Como), per l’anteprima mondiale del nuovo crossover T-Roc, che debutterà ufficialmente al prossimo Salone di Francoforte (14/24 settembre). Il prefisso T lo colloca nella famiglia dei Tiguan e Touareg, mentre il suffisso Roc evoca scenari rocciosi. Anche se l’inedito modello è a metà strada fra l’off road e la città. «Un po’ urban e un po’ jungle», dicono. Sta di fatto che, in attesa del nuovo Touareg (2018) e del crossover elettrico da 500 km di autonomia I.D. Crozz (2020), il T-Roc amplia l’offerta in una delle zone più affollate e combattute del mercato globale. Ed è un passaggio obbligato per centrare l’obiettivo del rinnovo dell’intera gamma entro il 2020. La T-Roc è un gradino sotto la Tiguan, ma, con quest’ultima e con la Atlas (o Teramont, in Cina), condivide il pianale modulare MQB. Le dimensioni compatte (la lunghezza è di 424 cm), la funzionalità dell’abitacolo (spazioso e con cinque posti) e il generoso bagagliaio (445 litri) ne fanno il classico veicolo passepartout, versatile. Un’alternativa alla Golf? Anche. Infatti i tedeschi si attendono che il nuovo arrivato rubi clienti alla «prima della classe» fino a diventare la Volkswagen più venduta in Italia. Vedremo. Le premesse ci sono, visto che l’auto si può scegliere con la trazione anteriore o integrale (la 4Motion, con Active Control di serie) e con un listino che parte dai circa 23 mila euro della versione a benzina da 1 litro (115 cv). Gli altri motori, in tutto due a benzina e tre Diesel, con potenze fino a 190 cavalli, arriveranno in primavera. Due gli allestimenti, almeno per il nostro mercato, già «ricchi», con verniciatura bicolore e sistemi elettronici al passo con i tempi (vedi il riconoscimento pedoni). Non mancano i sistemi di assistenza (Front Assist e Lane Assist di serie) e la connessione. Il lancio commerciale è in calendario per metà novembre. E sarà battaglia. Anche in famiglia.