Corriere della Sera

Addio a Gastone Moschin Straordina­rio Melandri architetto di «Amici miei»

L’attore aveva 88 anni. Indimentic­abile in «Signore & signori» di Germi

- Di Renato Franco a pagina

Se ne è andato anche l’ultimo amico nostro. A 88 anni è morto Gastone Moschin, l’attore che è entrato nel nostro immaginari­o (comico e amaro) collettivo con l’architetto Rambaldo Melandri, compagno di zingarate con i suoi inseparabi­li quattro amici. Era nato l’8 giugno 1929 a San Giovanni Lupatoto (Verona) e si è spento nel pomeriggio di ieri nell’ospedale Santa Maria di Terni dove era ricoverato da qualche giorno.

Dopo gli esordi come attore di teatro (a Genova e Milano), Gastone Moschin raggiunse il successo come interprete della commedia all’italiana, diretto da registi come Marco Ferreri, Damiano Damiani, Nanni Loy, Luigi Zampa e Pietro Germi che gli cucì un ruolo perfetto nel corale Signore & signori (1965), una satira feroce sull’ipocrisia della provincia italiana nella stagione del boom economico.

Attore poliedrico e trasformis­ta, con quella faccia da uomo medio che spesso si trasformav­a in un punto interrogat­ivo, Moschin alternò i generi, passando dagli spaghetti western di Corbucci (Gli specialist­i, 1969) al dramma in cui Bertolucci rilesse il romanzo di Moravia (Il conformist­a, 1970). Ma è la commedia all’italiana a dargli la grandissim­a popolarità, a far diventare «il» Melandri (l’articolo è d’obbligo) un personaggi­o nazionalpo­polare, riconosciu­to, citato e imitato ancora oggi a distanza di oltre 40 anni.

Il progetto di Amici miei (1975) appartenev­a a Germi che morì poco prima dell’inizio delle riprese, lasciando la regia a Monicelli. Ma il vuoto rimase, il lutto aleggiava, la vita riassunto di commedia e tragedia. Lo aveva raccontato lo stesso Moschin in un’intervista: «È un film che fa ridere, ma non è comico. È velato dalla malinconia della mancanza di Germi, che a volte pervadeva il set. La malinconia della domenica sera in attesa del lunedì, come nella scena delle giostre, dove facciamo i conti con il ritorno, il giorno successivo, alla vita reale».

Fu un successo strepitoso e inaspettat­o quello dei cinque indivisibi­li amici fiorentini, intelligen­ti e cialtroni allo stesso tempo, ritratto di molti italiani: il conte Mascetti (il nobile decaduto interpreta­to da Tognazzi), il Perozzi (Philippe Noiret, giornalist­a più attento alle donne che alle notizie), il Sassaroli (uno strepitoso Adolfo Celi, brillante e annoiato chirurgo), il Necchi (Duilio Del Prete) che gestisce il bar dove i 5 si incontrano. E poi lui, il Melandri, architetto con poche aspirazion­i, se non quella di trovare finalmente una donna, per cui sarebbe stato anche disposto ad abbandonar­e i suoi amici. Ma non lo farà mai.

Gli italiani corsero in massa nelle sale: oltre 10 milioni di spettatori con due sequel, nel 1982 (sempre Monicelli) e poi nel 1985 (quando la regia passò a Nanni Loy). «E chi poteva immaginare che il film sarebbe diventato una specie di mito? — ricordava ancora Moschin —. Credo sia stato possibile per la freschezza della sceneggiat­ura, la felicità della scrittura che prendeva spunto da episodi accaduti davvero o che si raccontava­no nei bar. Erano anni diversi, era un’Italia nella quale si poteva ancora ridere». La situazione poi è cambiata: «L’Italia non mi sembra più un Paese per le zingarate mentre di supercazzo­le ne vedo ancora tante, ma quelle ci sono sempre state».

 ??  ??
 ??  ?? Volto Gastone Moschin ha recitato in più di 70 film: l’ultimo è stato «Porzûs» di Martinelli nel 1997
Volto Gastone Moschin ha recitato in più di 70 film: l’ultimo è stato «Porzûs» di Martinelli nel 1997
 ??  ?? 1975 Nei panni dell’architetto Melandri è tra i protagonis­ti di «Amici miei»: il film, diretto da Monicelli, è un cult della commedia italiana
1975 Nei panni dell’architetto Melandri è tra i protagonis­ti di «Amici miei»: il film, diretto da Monicelli, è un cult della commedia italiana
 ??  ?? 1962 Diretto da Luigi Zampa, Moschin (insieme a Gino Cervi) è protagonis­ta de «Gli anni ruggenti», la commedia ispirata a Gogol’
1962 Diretto da Luigi Zampa, Moschin (insieme a Gino Cervi) è protagonis­ta de «Gli anni ruggenti», la commedia ispirata a Gogol’
 ??  ?? 1965 Con «Signore & signori» di Pietro Germi, Moschin, alias il ragionier Bisigato, vinse il Nastro d’Argento. Al suo fianco Virna Lisi
1965 Con «Signore & signori» di Pietro Germi, Moschin, alias il ragionier Bisigato, vinse il Nastro d’Argento. Al suo fianco Virna Lisi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy