«Si riparta dal modello tedesco. Approvarlo è possibile»
«Il modello Sicilia si prefigura vincente per le prossime politiche. D’altro canto, la forza del centrodestra è sempre stata l’unità». L’ex presidente del Senato Renato Schifani, voce molto ascoltata da Silvio Berlusconi, esprime soddisfazione dopo la ritrovata unità.
Presidente Schifani, qual è stato il fattore decisivo che ha scongiurato la frattura?
«Guardi, penso che i grandi protagonisti di questa vicenda siano Silvio Berlusconi e Gianfranco Micciché, che vissero da vicino e loro malgrado, la divisione del centrodestra nel 2012».
All’epoca cosa successe?
«In quei giorni ricevetti una chiamata da Berlusconi il quale chiese, a me siciliano, una mano per convincere i dirigenti del nostro partito a trovare una soluzione comune con Micciché. Ci provò con i nostri lo stesso presidente di persona, ma invano. Questa volta invece ero convintissimo che Berlusconi avrebbe trovato la sintesi unitaria della coalizione. L’accoppiata Musumeci-Armao sarà vincente. Ora urge un cambio di passo».
Cosa vuole dire?
«Da domani si dovrà parlare di programmi. Si dovrà spiegare ai siciliani cosa si vuol fare sul debito pubblico, che è aumentato oltre modo in questi anni, sui tagli alle spese superflue, sulle riduzioni delle partecipate, sul sostegno ai giovani, sulla semplificazione In Sicilia della burocrazia».
Micciché ha cercato di allargare la coalizione ad Alfano, ma Salvini e Meloni hanno posto il veto.
«Devo confessarle che non ho apprezzato molto le intransigenze di Salvini e Meloni sul tentativo coraggioso di Micciché di allargare l’alleanza ad Alfano. Anche perché mi chiedo perché questi veti non siano stati posti in Liguria o a Genova, dove Ap governa con il Carroccio, o in Lombardia dove gli amici di Ap stanno nella giunta presieduta da un leghista».
Circola il nome di Antonio Tajani come successore di Berlusconi. Cosa ne pensa?
«Il presidente Tajani è sicuramente autorevole. Ma il leader riconosciuto rimane Berlusconi. Mi auguro che a novembre i giudici di Strasburgo possano essere celeri nel dare ragione a Berlusconi. Molte anomalie hanno caratterizzato
Non ho apprezzato l’intransigenza di Meloni e Salvini nei confronti di Ap nell’isola Mi chiedo perché questi veti non siano stati messi in Liguria o in Lombardia Ero convintissimo che Berlusconi avrebbe trovato la sintesi: l’unità in Sicilia sarà vincente
questa vicenda. Sin dallo Statuto Albertino le decadenze parlamentari erano state votate con voto segreto per garantire libertà di coscienza trattandosi di voto sulla persona. In quell’occasione la presidenza decise per il voto palese. Per inchiodare i singoli parlamentari alla disciplina di partito. Grande strappo politico ma anche procedurale, che i difensori di Berlusconi potranno dimostrare a Strasburgo». Forza Italia Renato Schifani, 67 anni, senatore
Da mercoledì in commissione Affari costituzionale si tornerà a discutere di legge elettorale. Come finirà?
«Il richiamo del presidente della Repubblica ad armonizzare i due sistemi di voto è un atto dovuto. D’altro canto, il Consultellum consegnerebbe l’ingovernabilità del Paese. Si riparta dal modello tedesco. Quanto accaduto alla Camera a giugno è stato un semplice incidente di percorso».
Ci sono le condizioni per approvare il tedeschellum?
«Sì, se si coinvolge il maggior numero di partiti evidentemente ritoccando le soglie. Nulla poi vieterebbe di aggiungere un premio di governabilità a chi dovesse superare il 40%. Ma solo in tal caso».
E lo ius soli?
«Al Senato il governo sullo ius soli non ha numeri per la fiducia. Consiglio prudenza».