Tim Cook ospite a Firenze del «Quotidiano in classe»
Sarà Tim Cook, amministratore delegato di Apple, a inaugurare, il 13 ottobre a Firenze, i festeggiamenti per i diciotto anni del «Quotidiano in classe». Il progetto — ideato da Andrea Ceccherini, fondatore e presidente dell’Osservatorio permanente Giovani-Editori (Opge) — consente ai ragazzi delle scuole secondarie superiori, una volta alla settimana e lungo l’intero anno scolastico, di confrontare alcuni quotidiani di qualità per vedere le diverse angolature che i media hanno sui grandi avvenimenti. In questo modo l’iniziativa fornisce ai giovani la bussola per non perdere la rotta in un mondo inquinato da post verità e bufale, insegnando loro a riconoscere l’attendibilità di una notizia e sviluppare lo spirito critico. Una vera e propria lezione di educazione civica in chiave moderna che nel corso degli anni è cresciuta in maniera esponenziale tanto da riuscire a coinvolgere più di due milioni di studenti e oltre 45 mila docenti. Un percorso che utilizza anche strumenti digitali per introdurre sempre di più i giovani nell’era contemporanea. A Cupertino Tim Cook e, a sinistra, Andrea Ceccherini
Per questo motivo, l’appuntamento con l’erede di Steve Jobs rappresenta una vera e propria prova di maturità per mille ragazzi di tutta Italia che lo incontreranno e potranno dibattere con lui nell’ambito dei «Nuovi incontri per il futuro». Un ciclo di appuntamenti pubblici che in quattro anni ha consentito agli studenti di confrontarsi da pari a pari con alcuni dei più importanti manager dell’economia mondiale: da Eric Schmidt (presidente di Google) a James Murdoch (amministratore delegato di 21st Century Fox) sino a Jan Koum (cofondatore di WhatsApp). Il 13 ottobre toccherà, invece, al leader dell’azienda di Cupertino che è la società che vanta la capitalizzazione più alta al mondo. Uno sguardo sempre più internazionale che pone i progetti dell’Opge all’avanguardia nell’era digitale. Anche per questo, nei mesi scorsi, è stato costituito un think tank a cui partecipano i direttori del The New York Times, The Wall Street Journal e Los Angeles Times. L’obiettivo dichiarato è quello di far diventare il progetto di educazione all’utilizzo dei media quello globale più avanzato e moderno che esista per sviluppare quello spirito critico che rende l’uomo più libero.
AlessioRib