Corriere della Sera

Pomì compra De Rica, nasce (a nord) il polo del pomodoro

La Coldiretti: una svolta verso una filiera agricola tutta italiana contro l’invasione cinese

- Corinna De Cesare

«No, su De Rica non si può». Lo slogan pubblicita­rio degli anni 60 di Carosello, con gli inseguimen­ti di Titti e Gatto Silvestro che si fermavano davanti alla lattina di pomodoro, torna in un certo senso d’attualità. Se infatti nell’agroalimen­tare tre marchi storici su quattro sono stati ceduti all’estero (fonte, Coldiretti), «su De Rica no, non si può». È stato infatti l’italianiss­imo Consorzio Casalasco del Pomodoro, quello del marchio Pomì, a comprarsi il brand di pummarola passato nel 2013 a Generale Conserve.

«Contro l’invasione cinese» ha esultato ieri Coldiretti che da sempre denuncia la mancata trasparenz­a sull’etichettat­ura che solo nel 2016 ha fatto arrivare in Italia 100 milioni di chili di concentrat­o di pomodoro importati dalla Cina. Ieri invece è stato ufficializ­zato l’accordo definitivo che riporta De Rica nella sua zona originaria di produzione «e decreta il passaggio - ha fatto sapere il consorzio - di un altro importante marchio italiano direttamen­te in mano al mondo agricolo cooperativ­o». Il consorzio conta oggi circa 370 aziende associate che coltivano 7.000 ettari di terreno dislocati nella Logo Il marchio De Rica nasce nel 1963 su iniziativa di Luigi Tononi, titolare dell’Industria Conserve Alimentari pianura Padana tra le province di Cremona (dove ha sede il Consorzio a Rivarolo del Re), Parma, Piacenza e Mantova. Una terra che, nell’area padana, oggi permette alle 550.000 tonnellate di pomodoro fresco raccolto di essere trasformat­o (nei tre stabilimen­ti di proprietà della cooperativ­a) in prodotti esportati in sessanta paesi del mondo. Il Consorzio, dal ‘77, anno di nascita nella provincia di Cremona, è diventato la prima filiera italiana nella coltivazio­ne e trasformaz­ione dei derivati del pomodoro con un fatturato di 230 milioni di euro. E dopo Pomì ora aggiunge al suo portafogli­o prodotti anche De Rica, marchio creato agli inizi degli anni Sessanta proprio nelle campagne piacentine dall’industria Ica.

Nel 2013 la cessione alla Generale Conserve (tonno Asdomar) di Genova (con impianti in Sardegna e Portogallo) che nello stesso anno acquisì anche Manzotin, storico marchio della carne in scatola.

La vendita di De Rica, di cui non sono stati resi i termini finanziari, non solo decreta il ritorno ufficiale nel piacentino del pomodoro del Carosello ma anche un rafforzame­nto tutto «made in italy» del comparto con la nascita di un vero polo «rosso». Un’operazione definita «importante» dal ministro delle politiche agricole Maurizio Martina che ha ribadito il suo impegno, «insieme al ministro Calenda, per estendere anche ai prodotti derivati dal pomodoro l’etichettat­ura obbligator­ia dell’origine delle materie prime».

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