Corriere della Sera

Bonus assunzioni, mossa del governo: la soglia alzata dai 29 ai 32 anni

La misura da inserire nella legge di Bilancio al centro dell’incontro Poletti-sindacati

- Lorenzo Salvia

Dovrebbe salire da 29 a 32 anni l’età massima del lavoratore che consentirà di far scattare gli sconti sui contributi per le assunzioni stabili. La misura - da inserire nella prossima legge di Bilancio e quindi operativa a partire dal 2018 - sarà al centro dell’incontro di oggi tra il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e i sindacati, che riapre il confronto su lavoro e pensioni dopo la pausa estiva.

Far salire di tre anni l’età massima per avere diritto al beneficio consentirà di allargare la platea, cioè il numero delle persone che potranno avere accesso al bonus, un dimezzamen­to dei contributi a carico dell’impresa per i primi due o tre anni di contratto. Ma farà salire anche il costo a carico dello Stato, con una spesa stimata intorno ai 2 miliardi di euro l’anno, contro il miliardo e mezzo previsto nella formula fino a 29 anni. Dietro questa revisione al rialzo c’è stata una lunga trattativa. In teoria le regole europee permettono di utilizzare gli incentivi per i giovani fino a 24 anni: già la soglia dei 29 sarebbe un’eccezione, consentita dal fatto che in Italia quello è il limite fissato per Garanzia giovani, il complesso programma europeo che ha coinvolto essenzialm­ente in stage i cosiddetti Neet, i ragazzi che non studiano e non lavorano. Ma negli ultimi contatti tra il governo italiano e la Commis- sione europea ci sarebbe stato un sostanzial­e via libera all’innalzamen­to dell’età massima fino a 32 anni, anche in consideraz­ione dell’alto livello di disoccupat­i nella fascia over 30.

Sempre sul bonus per le assunzioni c’è un’altra novità. Finora sembrava molto probabile che lo sconto sui contributi dovesse essere stabile: dopo il dimezzamen­to nei primi due o tre anni di contratto ci sarebbe dovuta essere una riduzione più contenuta, di 3 o 4 punti percentual­i, che il lavoratore avrebbe dovuto conservare per tutta la carriera lavorativa. Ma questo pezzo dell’intervento è adesso in bilico, anzi il barometro della legge di Bilancio tende più al no che al sì. E questo per timore che un incentivo troppo forte concentrat­o sugli under 32 possa rendere ancora meno appetibile sul mercato del lavoro chi ha già superato quella soglia d’età ma è ancora in cerca di uno posto. Per ogni bonus, del resto, c’è il rischio di penalizzar­e gli esclusi.

Nell’incontro di oggi verrà anche ufficializ­zata la messa a regime dell’assegno di ricollocaz­ione, il bonus in formazione per aiutare chi è senza lavoro a riconverti­rsi per trovare un nuovo posto. Lo strumento sarà concentrat­o sulle crisi aziendali, e utilizzato subito per i lavoratori in cassa integrazio­ne straordina­ria.

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